PISTOIA. Uno spettacolo un po’ “provocatorio”, come l’ha definito suor Gabriella D’Agostino delle suore francescane dei poveri, per ribadire ancora una volta l’importanza dell’acqua pubblica.
Si chiama “H2Oro-L’acqua un diritto di tutti” lo spettacolo della Compagnia teatrale Itineraria di Milano che andrà in scena il 16 marzo nella chiesa di San Francesco, alle 9 per gli studenti delle scuole superiori (al costo di 2 euro) e alle 21 per l’intera cittadinanza (5 euro). Il ricavato verrà devoluto alla Caritas di Pistoia.
Ercole Ongaro e Fabrizio De Giovanni sono gli autori del testo, per la regia di Emiliano Viscardi, allestimenti tecnici e scenografia di Maria Chiara Di Marco e musiche di Augusto Ripari. L’evento è realizzato con il patrocinio del comitato italiano Contratto Mondiale sull’Acqua e del centro Nuovo Modello di Sviluppo.
È proprio Fabrizio De Giovanni, attore e autore teatrale, uno dei fondatori della Compagnia Itineraria nel 1994; nel 1991 e nel 1998 Giovanni ha lavorato in due spettacoli di Dario Fo e Franca Rame e dal 2005 ha partecipato a tutte le loro nuove produzioni.
Premiato con targa d’argento del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, H2Oro ha superato le 300 repliche in ogni parte d’Italia. Attraverso una documentazione rigorosa si affrontano i temi della privatizzazione dell’acqua, delle multinazionali, del contratto mondiale sull’acqua, delle guerre e delle dighe, degli sprechi e dei paradossi nella gestione dell’acqua in Italia, del cosa fare noi qui ora, della necessità di contrastare e invertire l’indirizzo di mercificazione e privatizzazione. Uno spettacolo per affermare che un altro mondo è possibile: non all’insegna del denaro, ma della dignità umana.
“Lo spettacolo rappresenta un momento conclusivo del percorso formatico diocesano che ha riguardato l’enciclica di Papa Francesco Laudato Sì, un percorso iniziato a febbraio che ha coinvolto circa 150 persone tra professori di religione e non – spiega Armando Bartolini, ufficio scuola diocesano – un corso incentrato non solo sull’importanza dell’educazione ambientale, ma anche di un’ecologia integrale per la cittadinanza. Non si può parlare di ecologia senza parlare di antropologia e quest’ultima non può esistere senza l’etica. Perché questo spettacolo? Perché, come dice Papa Francesco, la privatizzazione dell’acqua porterebbe a una guerra globale”.
“La Diocesi è sempre stata molto sensibile a questa tematica – il commento di Marcello Suppressa, direttore Caritas Diocesana – nel 2011 prese posizione chiara e netta del ‘Sì’ al referendum sull’acqua. Dobbiamo tenere alta l’attenzione perché si parla di un bene primario, di un diritto per tutti”.
[Alessandra Tuci]