I 5 STELLE SUL PREVENTIVO 2015 DEL COMUNE DI PISTOIA

Giacomo Del Bino
Giacomo Del Bino

PISTOIA. Durante l’ultima settimana di Luglio è stato approvato il Bilancio Preventivo per il 2015 del Comune di Pistoia.

Il M5S ha espresso voto contrario. Riportiamo alcuni dei motivi che stanno alla base della nostra scelta:

  • – persiste un disavanzo di oltre Euro 1.200.000 e, come affermano i revisori dei conti, “l’emersione di disavanzi ripetuti negli anni (…) potrebbe in futuro comportare situazioni di squilibrio ancora più marcato ed aggravare la già complessa situazione.” Non servono soluzioni tampone o estemporanee, bensì un’attenta e ponderata riforma strutturale, altrimenti rischiamo di dover modificare ulteriormente le tariffe e le aliquote relative ai tributi (come previsto dalla L. 296/2006), o svendere il patrimonio cittadino. Questo perché è fatto obbligo di produrre un bilancio in pareggio entro la fine del mandato (quindi risultante nel Rendiconto 2016);
  • – vengono destinate alla parte corrente entrate aventi natura non ripetitiva e che non dovevano essere ad essa imputate: es. proventi da permessi per costruire e alienazioni immobiliari. Ciò, aggiunto alla previsione tutta da verificare di un’entrata da sanzioni amministrative per violazione del codice della strada superiore di Euro 1.400.000 rispetto al 2014, rende la realizzabilità delle entrate incerta ed aleatoria;
  • – persiste la tendenza ad esternalizzare servizi per la cittadinanza (es. il trasporto dei bambini disabili e le mense), gettandoli tra le spire del libero mercato, che non è certo attento alle esigenze dei più deboli. Istruzione, acqua, trasporti, gestione dei rifiuti sono servizi essenziali e dovrebbero essere affrancati da ogni ingordigia del mercato;
  • – ancora troppi incarichi esterni. Sarebbe auspicabile una progettazione ad ampio spettro con la quale prevedere, per esempio, l’assunzione di quei lavoratori che rimarranno senza occupazione con la scomparsa delle provincie;
  • – viene esteso il pagamento del tributo TASI anche alle abitazioni A4 (unità immobiliari con caratteristiche di modesto livello) ed A5 (unità immobiliari con caratteristiche di bassissimo livello e di norma non dotate di servizi igienico-sanitari esclusivi). La ratio che ha portato l’Amministrazione a questa scelta è che non sempre la categoria catastale individua la reale natura dell’immobile e che alcune unità immobiliari sono migliori di quanto indicato dalla categoria. Ciò è indubbiamente vero, ma: così come viene utilizzato l’ISEE (che non è perfetto e non sempre rispecchia la consistenza del patrimonio) in quanto è l’unico riferimento a nostra disposizione, per analogia le stesse considerazioni si sarebbero dovute fare per le categorie catastali; in questo modo, invece, per far pagare qualche furbo (che magari nemmeno è al corrente che la categoria catastale assegnata al suo immobile non è corretta) si vessano coloro che veramente vivono in appartamenti estremamente modesti e privi di servizi. Se ne punisce uno… per punirne cento;
  • – il bilancio sta in piedi anche in virtù di due successive rinegoziazioni dei mutui, con le quali si lasciano debiti ai posteri per salvare la baracca qui ed ora;
  • – si prevedono investimenti non inaccettabili tout court, ma che assumono tale caratteristica se proposti in questo contesto di estrema difficoltà economica. Avremmo potuto rinviare a giorni migliori, tra l’altro: la riqualificazione di Piazza Garibaldi (Euro 250.000), la ripavimentazione di Via Vannucci (Euro 700.000), la demolizione della litografia comunale (Euro 160.000). Abbiamo sospeso il giudizio, invece, sul prolungamento di Via Salvo D’Acquisto – sul quale più volte ci siamo espressi in modo critico – in quanto il nuovo progetto presentato ci pare assai meno intrusivo, meno oneroso e con un tracciato accettabile: aspettiamo di analizzarlo in Commissione urbanistica;
  • – un discorso a parte meritano le piste ciclabili. Siamo favorevoli alla loro costruzione, ma ci pare che queste opere si trasformino come per magia in pozzi senza fondo. Per esempio, dopo aver speso circa 500.000 Euro per costruire quella tra piazza Oplà e Piazza del Carmine, adesso si allocano 46.000 Euro per costruire in Piazza Oplà una pensilina a copertura di rastrelliere per biciclette. Abbiamo chiesto quante fossero le rastrelliere previste, ma non ci è stato risposto. Vorremmo che i progetti fossero fatti e conclusi, che non si portassero dietro strascichi e spese continue, soprattutto senza sapere cui prodest. Durante il dibattito, abbiamo chiesto che venga finalmente costruita la pista ciclabile che collegherà l’Ospedale S. Jacopo con Bonelle a Sud ed il sottopasso ciclo-pedonale previsto in via Ciliegiole a Nord, del quale abbiamo pure sollecitato la realizzazione.
Si discute il Bilancio 2015. 1
Si discute il Bilancio 2015. 1

Prima del dibattito, abbiamo presentato una trentina di emendamenti. Alcuni sono stati accolti, altri no.

Tra quelli accolti, ricordiamo:

  • – favorire l’artigianato e l’imprenditoria locale, riservando “agevolazioni particolari a coloro che presenteranno prodotti di filiera corta ed a chilometro zero nell’assegnazione di spazi nei mercati”, nonché dando carattere prioritario alla riqualificazione dei mercati stessi;
  • – dare priorità all’assegnazione degli orti urbani, da tempo promessi;
  • – dare priorità all’ampliamento della sede stradale di Via di Bigiano e Castel dei Bovani, ritenuto urgente e necessario, nonché alla progettazione della strada interquartiere Nord, mediante un percorso partecipativo con i cittadini;
  • – dare assoluta priorità al percorso di riassetto delle aziende partecipate, alla ripubblicizzazione del Servizio Idrico ed alla implementazione delle possibilità per i cittadini di partecipare alla vita politica ed incidere sulle scelte dell’Amministrazione.

Tra quelli non accolti ricordiamo:

  • – eliminare la previsione della demolizione della litografia comunale (Euro 160.000) ed utilizzare l’importo per progetto riqualificazione dell’immobile, con destinazione museale e laboratoriale. Non accolto perché la demolizione fa parte del progetto di ampliamento e riqualificazione del giardino di palazzo Fabroni;
  • – anticipare la ristrutturazione e riqualificazione funzionale del Centro l’Aquilone, in località Bottegone. Non accolto perché è necessario attendere finanziamenti regionali;
  • – eliminare o posticipare la previsione della riqualificazione di Piazza Garibaldi;
  • – anticipare la costruzione del sottopasso ciclo-pedonale in Via Ciliegiole;
  • – eliminare dalle previsioni due considerevoli poste, entrambe aventi per oggetto opere connesse al nuovo presidio ospedaliero: quella relativa alla sostituzione delle barriere spartitraffico tipo New Jersey sul raccordo di Pistoia (Euro 167.669,52) e quella inerente lo smaltimento delle terre depositate presso lo stesso nosocomio (Euro 1.500.000). La motivazione della nostra richiesta era che tali oneri ricadono sulle spalle dell’ATI Rosi/Vescovi e che il Comune, inserendo “per sicurezza” le opere nel piano degli investimenti, rischia di pagare per soggetti inadempienti. Ci è stato detto che così non sarà. Vedremo. Questi emendamenti non sono stati accolti, ma siamo comunque soddisfatti di aver sollevato la questione.
Si discute il Bilancio 2015. 2
Si discute il Bilancio 2015. 2

Vale una considerazione l’accoglimento senza discussione da parte della Giunta di un emendamento presentato dai consiglieri di Pistoia Domani con il quale chiedevano che le opere di riqualificazione energetica dell’intero parco “illuminazione pubblica” (progetto che sarà messo a gara entro il 2015) venissero eseguite con la modalità del “Project Financing”. Dato per scontato il diritto della Giunta di accogliere proposte provenienti dalle minoranze, ci chiediamo: perché non è stata permessa la discussione (da noi richiesta) su un argomento così importante? Perché non dare la possibilità ai Consiglieri comunali (anche di maggioranza) di esprimersi su una questione così delicata? Ci siamo già dimenticati cosa può implicare la finanza di progetto? Abbiamo già dimenticato le problematiche legate alla costruzione dell’Ospedale S. Jacopo, derivanti (anche ed in parte) da questa modalità di finanziamento dell’opera? Avremmo preferito discutere sulla questione, invece di trovarsi davanti ad una scelta compiuta.

Prima della conclusione della sessione, abbiamo inoltre presentato alcune raccomandazioni: merita di essere ricordata quella con la quale abbiamo chiesto “che i giochi che saranno acquistati e destinati ai parchi urbani siano di tipo “inclusivo”, ovvero utilizzabili ed accessibili da utenti aventi diverse abilità (come da Convenzione per i diritti per l’infanzia, emanata dall’Unicef, in particolare art. 23 comma 3 e art. 31 comma 2)”. La raccomandazione è stata approvata all’unanimità, escluso il voto della rappresentante della Federazione della Sinistra.

Infine, concludo con una curiosità: durante la sessione di Bilancio Preventivo 2014 fu approvato un debito fuori bilancio in tarda serata, “quando la lucidità e i tempi per analizzare fatti e responsabilità sono ormai limitati” (https://www.linealibera.it/pistoia-del-bino-m5s-sul-bilancio-preventivo-2014/): quest’anno, malgrado la nostra contrarietà ed il nostro disappunto, la storia si è ripetuta pari pari mercoledì 22 Luglio. Il lupo perde il pelo…

[*] – Portavoce M5S Pistoia

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