I 90 ANNI DI PREZIOSO SERVIZIO DELL’ASILO “BARGELLINI”

Asilo Bargellini, foto d'epoca
Asilo Bargellini, foto d’epoca

QUARRATA. Oggi, sabato 1° febbraio alle 16, nella chiesa di Santa Maria Assunta a Quarrata, sarà festeggiato il 90° anniversario di fondazione della scuola d’infanzia “Bargellini”.

Dopo la celebrazione della Messa “in ringraziamento del prezioso servizio svolto in questi anni” l’edificio di via Trieste ospiterà la “Mostra dei Ricordi” nata e allestita grazie al contributo di coloro che hanno frequentato la scuola nel corso degli anni.

Un importante contributo per conoscere quella che è stata l’origine di questa importante fondazione è raccolto anche nel volume “Quarrata, voci dal passato” a cura di Laura Caiani Giannini e Carlo Rossetti, edito nel 2005 da Gli Ori di Pistoia.

A raccontare le origini della scuola da sempre affidata alle scuole Mantellate, è stata Giustina Sermi Giusti (nata nel 1898 e morta nel 1995) nel ricordo raccolto da Laura Caiani. Ecco alcuni stralci:

 “Le prime suore che vennero a Quarrata – si legge – alloggiavano tra via Fiume e la via Vecchia Fiorentina, precisamente nella casa Danti (oggi di Elio Gechi). Vicini avevano degli stanzoni nei quali facevano scuola ai numerosissi ragazzi. Quando fu costruito l’asilo giovanile Bargellini (24 gennaio 1024 come ricorda la lapide nell’ingresso dell’attuale scuola materna) si trasferirono nella nuova sede. Quello che era stato il vecchio cimitero divenne il cortile con la cappellina della Madonna di Lourdes. L’edificio non ha subito da allora che pochissimi cambiamenti. Al piano inferiore c’era l’aula per i più picoli, mentre a sinistra, dove ora c’è la mensa, veniva fatto il doposcuola ed era anche il luogo per consumare il pasto. Al piano superiore, parallela al lungo corridoio di clausura, una grande sala serviva da laboratorio e da teatro, che a Carnevale si animava di commediole, scenette varie ben preparate e la sala era affollatissima…”. Ed ancora: “L’Asilo Bargellini era il fiore all’occhiello di Quarrata, perché i ragazzi venivano tolti dalle strade,  erano molto seguiti e curati nel doposcuola, nel divertimento, ecc…”

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