È un problema quando una persona capisce il giusto. L’arte di comprendere è determinata da dio nella sua infinita ingiusta bontà. È come la grazia in Sant’Agostino: non a tutti dio la concede. E non ci vuole un teologo per capirlo…
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SE I ‘BARBIGI’ SCAPPAN VIA
DÀTTI PACE E COSÌ SIA!
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Al sindaco Benesperi – il famoso bimbominchia del vocale Vilucchi-Buono – sembra che il Πάτερ ἡμῶν ὁ ἐν τοῖς οὐρανοῖς (più chiaramente, per gli avvocati che non sanno il greco, il pater noster qui es in coelis) non gliela abbia concessa, l’arte di capire.
Accecato dallo stimolo distruttorio contro di noi, che ne abbiamo scoperto gli altarucoli inciucisti con il Pd e il mai comandante Nesti, Luca-Pedrito fa come le testuggini che picchiano sempre nel solito angolo fino a spaccarsi il carapace ovvero il guscio.
La sostituta Linda Gambassi aveva chiesto l’archiviazione di una sua querela (costruita dall’avvocata Elena Augustin), ma Pedrito si era opposto ed aveva chiamato a decidere la Gip Patrizia Martucci, sostenendo che lo avevamo diffamato.
Il Benesperi ha così mostrato di non avere il senso dell’umorismo e della capacità critica di accettare la libera critica politica: ha insistito perché sia io che il Romiti (quello che, con la Turelli, gli portava le medicine anti-diarrea a casa o in Comune in caso di emergenza) fossimo severamente puniti per il nostro ardir di ledere la sua «bimbominchiosa maestà».
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Il 15 marzo c’è stata la camera di consiglio. Sono state ascoltate le parti. Pedrito non si è presentato, forse aveva mal di stomaco: per lui era presente la sua avvocata Elena Augustin. Romiti era in ospedale per altri problemi suoi. Presenti eravamo io – ancora intenzionato a vivere a lungo nonostante sia anzianotto – e l’avvocata Pamela Bonaiuti.
La dottoressa Martucci ha ascoltato e si è riservata per decidere. Una decisione datata 16 marzo, con cui ha respinto l’opposizione di Luca-Pedrito. Da qui, tuttavia, il sindachino non imparerà nulla perché, appunto, dio non gli ha dato particolari doti di perspicacia – oppure, da quando fu «sindacato in trono agrumiènse», non avrebbe fatto tutto il casino che ha fatto.
In pratica la Gip Martucci gli ha detto:« Caro Benesperi, che vai cercando? Ti sei fatto fare sindaco e pensavi che non avresti avuto altro che applausi? Non lo sai che i politici sono soggetti a critica, anche aspra e di più, e che ciò fa parte del loro stesso essere politici? Sta’ calmino: piglia, pesa, incarta e porta a casa».
E a Pedrito sono caduti i mustacchi. Che peccato! Era bello coi baffoni odorosi di camoscio come quelli di Mauro Corona versione Crozza…
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]