I BAMBINI SAHARAWI OSPITI DI MONTEMURLO

Nella foto l'assessori Gori con i bambini saharawi ospiti del Comune di Montemurlo
L’Assessore Gori con i bimbi saharawi ospiti del Comune

MONTEMURLO. Una vacanza per sfuggire alle temperature che sfiorano i cinquanta gradi dell’inospitale deserto del Sahara, ma anche un modo per continuare a sensibilizzare il mondo occidentale sulla causa del popolo saharawi, da quarant’anni profugo in Algeria.

Sono i quindici bambini saharawi (dieci femmine e cinque maschi) e il loro accompagnatore che da giovedì scorso sono ospiti del Comune di Montemurlo e del gruppo trekking “La storia camminata” a Casa Fonte ad Albiano.

Per i piccoli, che hanno circa dieci anni, questa è la prima occasione di lasciare i campi e di poter fare quelle cose che per noi rappresentano la quotidianità, come giocare con l’acqua, farsi un bagno in piscina o camminare a piedi nudi sull’erba. Per conoscere i piccoli ambasciatori di pace e sostenere i progetti di solidarietà a favore del popolo saharawi, sabato scorso a Casa Fonte, il gruppo “Storia Camminata”, con il patrocinio del Comune, ha organizzato una cena alla quale ha partecipato anche l’assessore alle politiche sociali, Luciana Gori, che sottolinea: “I bambini sono qui, non solo per trascorrere un periodo di vacanza, ma soprattutto per ricordarci la causa dimenticata del loro popolo, confinato nell’inospitale deserto algerino al confine con la Mauritania dopo l’invasione del Sahara Occidentale da parte del Marocco. Un ringraziamento particolare va ai volontari della Storia Camminata per occuparsi ogni anno dell’accoglienza”.

Il Comune di Montemurlo, dal 2001 gemellato con il comune della Rasd (Repubblica araba saharawi) di Bir Lehlu, negli anni ha sostenuto vari progetti di solidarietà con il popolo saharawi, partecipando tra l’altro alla costruzione di un pozzo di acqua potabile nei campi profughi.

I bambini saharawi resteranno sul nostro territorio fino ai primi di agosto e per mercoledì 29 luglio è prevista a palazzo Buonamici, sede della Provincia di Prato, una cerimonia che li vedrà protagonisti: a loro infatti sarà attribuita simbolicamente la cittadinanza italiana come ambasciatori di pace.

[masi – comune montemurlo]

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