Barbara Masini: “Per quanto riguarda invece il disegno di legge che dichiari la GPA reato universale, racconta Barbara Masini, stiamo parlando di un grande bluff usato come arma di distrazione di massa per nascondere tutti i limiti di questa maggioranza parlamentare”
FIRENZE. Azione Toscana è da sempre schierata per la tutela, il rafforzamento e l’ampliamento dei diritti civili.
Una società più inclusiva è senza dubbio una società più ricca. Così Marco Remaschi segretario Regionale di Azione insieme a Barbara Masini – senatrice di Azione nella scorsa legislatura e responsabile nazionale sui Diritti di Azione – prendono posizione sul tema dei diritti civili al centro del dibattito nazionale.
Chiaro è – continua Remaschi – che in un partito ci possono essere varie sensibilità, ma in uno stato laico la tutela e la lotta alle discriminazioni e la tutela delle libertà individuali devono essere prioritarie per un gruppo di uomini e donne che si rifà al socialismo liberale.
Nel partito toscano la posizione in merito alla tutela dei diritti civili e l’impegno per la
rivendicazione di quelli ancora mancanti, non si è mai risparmiato.
Ne sono testimonianza le nostre dichiarazioni e le nostre continue prese di posizione” dichiara Barbara Masini. In un momento così delicato nel nostro paese per quanto riguarda
i diritti civili delle persone, in particolare delle persone LGBTQ+, stiamo infatti assistendo alla crescita di un clima discriminatorio che non fa presagire niente di buono e su cui è doveroso esporsi fortemente e con chiarezza.
Come appartenenti alla famiglia Liberal Socialista e soprattutto in uno stato che è Laico, continua Masini, siamo vicini alle posizioni che vedono i diritti individuali al centro della vita di un paese civile.
Lasciai Forza Italia collocandomi in Azione in tempi non sospetti e lontani da logiche
elettorali, proprio perché in una Forza Italia ormai satellite delle destre, il tema dei diritti non trovava né iniziative né tutele, dimostrando una forte immaturità politica e rendendo il centro destra italiano un unicum in Europa, dove molte azioni legislative pro-diritti non hanno avuto colore politico.
Viviamo oggi una situazione di imbarazzo e preoccupazione, pensiamo per esempio alla recente decisione della Procura di Padova che coinvolge ben 33 famiglie e dove si percepisce un chiaro intento discriminatorio. In questi casi, per esempio, si parla di bambini nati con fecondazione eterologa e alle coppie omosessuali che vi ricorrono viene riservato un trattamento diverso rispetto a quelle eterosessuali, a cui è infatti consentita la registrazione di entrambi i genitori, quella stessa registrazione che alle coppie lesbiche si chiede di ottenere intraprendendo una lunga e faticosa procedura di adozione che significa tempi, costi e incertezza nella vita di una famiglia. Eppure, la situazione del secondo genitore, qui, è esattamente, e sottolineo esattamente, la stessa.
Per quanto riguarda invece il disegno di legge che dichiari la GPA reato universale, racconta Barbara Masini, stiamo parlando di un grande bluff usato come arma di distrazione di massa per nascondere tutti i limiti di questa maggioranza parlamentare.
La GPA in Italia, non si può fare e al di là del fatto che io personalmente ritenga che invece andrebbe regolamentata, non è comunque questo il focus.
Istituendo il reato universale si prende una posizione inaccettabile dove non è la legge che si adatta al cambiamento della società – come espresso dai concetti basilari della Filosofia del Diritto – bensì il contrario: alla legge viene dato il compito di plasmare la società e questo credo sia un grave errore.
I reati universali sono quelli istituiti per crimini contro l’umanità, la schiavitù, la tratta di esseri umani e niente hanno a vedere con questo tema.
Come si può equiparare la pratica della gestazione assistita, regolamentata in molti paesi, a questi reati?
Pur nel rispetto delle varie sensibilità rappresentate in maniera trasversale all’interno degli schieramenti politici, Azione Toscana auspica una discussione seria sui diritti civili nel nostro Paese che sia mossa sempre dal faro della laicità necessaria affinché il legislatore si adoperi per leggi giuste ed eque.
I diritti civili sono linfa per un paese moderno e devono essere gli stessi per tutti. Sono il motore dello sviluppo sociale, ma anche economico di una società.
Non è vero che i diritti della comunità LGBTQ+ riguardino solo queste persone, riguardano tutti noi, e quando tutto ciò verrà compreso, ne trarremo una società più prospera e moderna, oltre che più gentile.
[melani — azione toscana]