I GADGET DELLA LIBRERIA “LO SPAZIO”

I gadget della Libreria Lo Spazio
I gadget della Libreria Lo Spazio

PISTOIA. L’idea, racconta Mauro (Pompei), è della moglie Alice (Trippi), cotitolari, dal 10 settembre 2005, della libreria, sala da the, sala di incontri e aggiungeteci tutto quel che vi viene in mente, Lo Spazio, in via dell’Ospizio, a Pistoia.

Per festeggiare questi primi dieci anni di attività, ricorrenza scaduta da più di un mese, vero, ma che cambia raccontarvelo ora, si sono messi all’anima di allinearsi un po’ alle usanze dei loro colleghi, aggiungendo ai libri in vendita, anche i loro gadget; una tazza (da the), naturalmente, un braccialetto di gomma, una confezione in legno contente un domino, una confezione metallica di mentine e anche un preservativo, a queste cifre: 12 euro, 2 euro, 10 euro, 6 euro e 5 euro. Personalizzandoli, però, scrivendo, su ogni confezione, una frase ad hoc.

“Avremmo voluto aggiungere anche un’amaca – racconta, seriamente, Mauro Pompei –, tra i gadget per i nostri clienti, ma i costi di produzione e gli ingombri non erano supportabili. Sarebbe stato carinissimo: avevamo anche preparato la massima che l’avrebbe contraddistinta. Lo faremo per festeggiare il prossimo decennio di attività”.

E così, da ieri, 19 ottobre, allo Spazio, sul bancone in pietra della libreria posta proprio davanti l’abitazione del professore Roberto Carifi, dove si trova praticamente di tutto, ma mai una penna, per scrivere e men che mai un pezzo di carta, sul quale prendere appunti, davanti agli scaffali che si sorreggono unicamente per magia, troverete anche la tazza – rinnoviamo l’invito ad un utilizzo corretto: non latte, solo the –, la scatolina argentata delle mentine, il braccialetto di gomma, nero, il gioco del domino e anche i preservativi, confezionati uno ad uno in piccoli astucci che ricordano le scatole dei minerva in gran voga prima dell’avvento degli accendini.

L’iniziativa adottata da Alice e Mauro non è stata un vezzo qualsiasi, ma un progetto mirato, un’altra occasione per non prendersi sul serio facendo però capire ai loro clienti, che spesso sono anche i loro amici, che loro, in quella libreria, ci credono. Sulla presentazione ufficiale che ha preceduto l’apparizione dei gadget infatti, hanno scritto una riflessione, a voce alta, che chiude così.

“Piccoli oggetti, che si prendono talmente sul serio da far sorridere, che fanno talmente sorridere da rendere seri. Potrete indossare, giocare, mangiare, bere e fare l’amore (protetto) con i nostri dieci anni insieme, in cui ognuno di voi è stato prezioso e ha reso questo spazio, lo spazio che è diventato”.

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