FIRENZE. Realizzare un sogno: fare l’agricoltore. Sono stati i giovani che hanno partecipato ai bandi della Regione Toscana per insediare nuove aziende agricole a raccontare con la loro viva voce i perchè delle loro scelte.
Lo hanno fatto ieri, 8 maggio, nella sala Pegaso di palazzo Strozzi Sacrati, durante l’iniziativa “Sogno un futuro al centro della terra. La Regione Toscana incontra i giovani imprenditori agricoli” alla quale hanno partecipato anche il presidente Enrico Rossi e l’assessore all’agricoltura, Marco Remaschi.
Valentina Corgna una giovane avvocatessa esperta di diritto fallimentare ha raccontato perchè ha lasciato Roma, che amava molto, e le aule di tribunale per coltivare erbe officinali a Castiglion Fiorentino (Ar) e mettere su un’azienda che dia lavoro a ragazzi con disabilità.
Ilario Veronesi un giovane di Magliano (Gr) ha raccontato come ha deciso di scommettere proprio sul podere nel quale il nonno lavorava come mezzadro e metterci su un’azienda multifunzionale.
Michele Marchioni, un giovane di Pescia (Pt) ha raccontato come ha formato una coooerativa con 4 coetanei, rilevato un’azienda abbandonata e ora, tutti insieme, puntano sul biologico e sull’allevamento di pecore e suini.
E ancora: Donato Bagnulo, un giovane agronomo con tanto di master in marketing di Murlo (Si), ha raccontato di aver fondato un’azienda biologica e sogna di coinvolgere portatori di handicap nell’attività sui campi, o un altro giovane, Lorenzo Dori anche lui laureato in Scienze agrarie, di Roselle (Gr) si dedica all’allevamento di bovini di razza chianina e di pecore di razza appenninica.
Infine la storia di un altro giovane, Lorenzo Crociani di Torrita di Siena (Si), che ha scelto, fra l’altro di produrre birra artigianale, oltre ad altri prodotti come olio, legumi e cereali nella sua azienda biodinamica.
Sono stati loro e i loro racconti i protagonisti del pomeriggio al quale hanno partecipato, oltre al presidente della Regione, Enrico Rossi, e l’assessore all’agricoltura, Marco Remaschi, i ricercatori dell’Irpet, l’Università di Firenze, i rappresentanti delle associazioni professionali agricole, ma sopratutto i giovani.
Tanti giovani, oltre i 6 che hanno raccontato le loro storie grazie a videointerviste e di persona, era presente una folta rappresentativa (circa un centinaio) di coloro i quali negli ultimi anni hanno fatto domanda per partecipare ai bandi del programma di Sviluppo Rurale della Regione Toscana e insediare una nuova azienda agricola.
E anche loro, i giovani in platea hanno fatto domande e raccontato le loro storie, i loro sogni, i perchè che li hanno spinti verso la terra.
E sono stati tanti negli ultimi anni i giovani che hanno scelto la campagna. 1500 sono stati finanziati con il programma di Sviluppo Rurale 2007-2013. Con il “pacchetto Giovani” del 2012 si sono insediate 360 nuove imprese agricole condotte da giovani con un investimento della Regione di 31 milioni di euro.
Con il bando del 2015, che è stato inserito anche nel progetto Giovanisì, si è avuto un vero e proprio boom di domande: 1761, tanto da indurre la Regione ad alzare il plafond inizialmente messo a disposizione (40 milioni di euro) e portarlo a 100 milioni. Grazie a questo saranno 793 i giovani che potranno avere le agevolazioni per mettere su un’azienda agricola in Toscana.
Nel corso del pomeriggio l’Irpet ha presentato una sua ricerca sull’impatto delle nuove aziende agricole create grazie ai bandi del Prs sull’economia regionale e l’Università di Firenze (Communication Strategies Lab) i risultati di un focus group sulla comunicazione generativa del programma di Sviluppo Rurale.
[toscana notizie]