
PISTOIA. I Sindacati di Polizia della Provincia di Pistoia, Sap, Coisp, Siulp, Siap, Silp, Consap e Ugl, nel prendere atto della nota di precisazione del Prefetto di Pistoia (vedi), pubblicata sui quotidiani locali e relativa alla locazione dell’immobile da destinare a Questura, Polizia Stradale e Prefettura ritengono quanto meno opportuno ribadire la propria posizione nel merito.
Nel corso dei due anni passati dalla prima comunicazione del giorno dello stop al trasferimento nel Nuovo Polo della Sicurezza, abbiamo intrapreso, anche con esito positivo, tutte le strade percorribili per trovare una soluzione concreta alla problematica.
Abbiamo interessato politici, amministratori, locali e statali per trovare la soluzione a quello che è un problema di una città intera e che affligge in particolar modo tutte le categorie di coloro che lavorano alla Questura e alla la Sezione Polizia Stradale di Pistoia, trovando sempre qualcuno che ascoltasse e che si impegnasse a favore della collettività.
Situazione diametralmente opposta è avvenuta con il rappresentante locale del Governo che nonostante le richieste si è sempre negato ai rappresentanti dei poliziotti, discriminandoli rispetto ad altre categorie, non dando spiegazioni in merito e barricandosi dietro un assordante silenzio.
È troppo facile, oggi, sostenere pubblicamente il rispetto delle norme, senza mai avere preso nessuna posizione, se non quelle a cui si è stati costretti. L’istituzione Polizia di Stato vive delle norme e del rispetto delle regole, è opportuno ricordarlo a qualcuno?
In questi anni non abbiamo constatato i medesimi tempi di attese per esempio nelle operazioni che hanno permesso il mantenimento della residenza prefettizia, nel palazzo della Provincia di Pistoia, che crediamo abbia un canone locativo abbastanza alto, visto l’estensione dello stesso che si sviluppa su un intero piano per una metratura di circa 500 m2, pari all’equivalente della superficie attualmente occupata dagli Uffici della Questura della Squadra Mobile, Digos, Polizia Scientifica e Divisione Anticrimine, dove quotidianamente lavorano circa 50 poliziotti.
È per questo, e per altri motivi, che i sindacati di Polizia di Pistoia ribadiscono al Ministro dell’Interno Angelino Alfano, la necessità di un immediato intervento, che preveda l’avvicendamento con un Prefetto capace di portare a compimento l’iter burocratico, nei tempi previsti, e nel rispetto di una città e dei suoi poliziotti.
SAP-Carobbi Corso, COISP-Rovito, SIULP-D’Aguanno,
SIAP-Scano, SILP-Additati, CONSAP-Mazzoni, UGL-Vaselli
NON ESISTONO SOLO CAVALIERI E BENEFATTORI
È DIFFICILE non fare caso a questa ‘crisi’ che si è venuta a sviluppare e ad accanirsi ogni giorno di più tra la Polizia di Pistoia (tutta, vista l’unanimità dei sindacati) e il Prefetto di Pistoia, dottor Lubatti.
Alla risposta ufficiale e ovattata del Prefettura, la reazione dei rappresentanti dei lavoratori del settore è stata – come potete vedere – dura, secca e perentoria. Non hanno dubbi: il Prefetto va rimosso.
È un caso: ma è un caso emblematico, se è vero (e non c’è motivo di dubitarne) che il dottor Lubatti non ha mai ricevuto chi garantisce la sicurezza sul territorio.
È proprio per questo motivo che è difficile non ascoltare questi lavoratori che, pur essendosi rivolti al loro metaforico (ma non più di tanto) ‘datore di lavoro’ , non hanno mai avuto il piacere (o, se preferite, la cortesia) di vedersi ricevere e ascoltare nei loro non inventati bisogni.
La domanda provocatoria finale è: ma questo non vi ricorda un modo asburgico di gestire il potere…? Anche perché in questa città non esistono solo uomini da premiare con croci di cavaliere e diplomi da consegnare durante solenni messe in Duomo.
Edoardo Bianchini
direttore@linealibera.it