PISTOIA. La Società della Salute Pistoiese, consorzio pubblico e senza scopo di lucro, si è costituito nel mese di agosto 2010, avendo come soci tutti i comuni dell’area pistoiese e l’Azienda Usl 3 con la finalità di costruire un “luogo unitario” per il governo istituzionale, professionale ed associato per la gestione dei servizi territoriali per la salute.
Fino al 2014, però, il suo destino non appariva definito in modo chiaro a causa di controversie nate in relazione alla programmazione del legislatore regionale, e la SdS non aveva dunque potuto assumente direttamente la gestione dei servizi sociali, socio sanitari e sanitari a rilevanza sociale.
Lo scorso anno, oltre ad essere risolta a livello nazionale la questione della legittimità dell’esistenza dei consorzi di funzioni, il Consiglio Regionale ha adottato la normativa che delinea il nuovo assetto sociosanitario. Nel corso del 2014, dunque, la SdS Pistoiese ha avviato le procedure per la selezione della figura del direttore, dopo mesi di assenza, e per dotare il consorzio del collegio dei sindaci revisori, che non erano stati prima nominati.
Con questi due atti il consorzio è entrato nel pieno della operatività: l’assemblea ha assunto, nell’ultima seduta del 2014, l’impegno a garantire in forma diretta la gestione unitaria dei servizi sociosanitari ed in forma indiretta la gestione unitaria dei servizi socioassistenziali.
Nonostante la sua breve vita, la Sds ha svolto già un lavoro intenso i cui primi frutti potranno essere colti già nelle prossime settimane, e ancor più nei prossimi mesi.
Il lavoro dei primi mesi del 2015 si è rivolto in gran parte ad un lavoro “interno” di costruzione dell’assetto societario, adempiendo tra l’altro agli obblighi previsti dalle normative regionali e nazionali circa i piani anticorruzione e di tutela della trasparenza e della privacy. In questo periodo sono stati discussi e approvati tutti gli atti necessari per il funzionamento del consorzio: il regolamento dell’attività contrattuale, quello della contabilità, il regolamento di accesso ai servizi, gli schemi di convenzione con gli enti consorziati e la nomina dell’ufficio di piano con le figure dei coordinatori sociale e sanitario della SdS.
Già nel periodo iniziale di “riattivazione” della SdS è stato però elaborato e pubblicato anche un atto di impatto rilevantissimo per le persone non autosufficienti quale il bando per l’erogazione dei contributi economici per l’assistenza domiciliare indiretta relativamente al periodo maggio 2014-dicembre 2015.
Definito questo preliminare e necessario lavoro “interno”, dal mese di aprile 2015 la SdS Pistoiese ha potuto concentrare il proprio lavoro sull’estensione dei servizi, innanzitutto con una serie di azioni progettuali finalizzate al raggiungimento della gestione diretta delle attività sociosanitarie a partire dal primo di luglio, con assegnazione funzionale di circa 120 unità di personale da parte dell’Ausl 3 al fine di esercitare la gestione in via diretta dei servizi sociosanitari.
Nel 2015 l’Assemblea dei soci ha poi stabilito su quali aree di intervento concentrare le azioni del presente e del futuro, decidendo, ad esempio, che una parte rilevante della programmazione dovesse essere rivolta all’incremento dei servizi per la popolazione anziana non autosufficiente, problema diffuso ed in espansione, a causa dell’invecchiamento della popolazione.
Si è così incrementata l’offerta delle prestazioni nei centri diurni: dall’inizio di luglio, ad esempio, è stato attivato un servizio aggiuntivo quale il centro diurno per anziani al Villone Puccini di Pistoia. Si è proceduto con la sperimentazione dei moduli residenziali a bassa intensità assistenziale (Bia) per anziani in tre Rsa della Montagna Pistoiese: dal primo di aprile sono stati complessivamente circa 45 i nuovi utenti, tra soggiorni a tempo indeterminato e a tempo determinato.
Esistono poi alcuni progetti ambiziosi su cui la SdS sta lavorando, sempre riguardanti la non autosufficienza. Il primo ha l’obiettivo di potenziare i servizi per le persone anziane, che veda coinvolti più soggetti istituzionali, gli enti gestori dei servizi per anziani, oltre all’Azienda Usl, le associazioni di familiari e il volontariato.
Si tratta di un progetto di sostegno alle persone affette da demenza senile e alle loro famiglie, che si propone di sviluppare una rete di servizi in tutto il territorio della Zona Distretto della Sds Pistoiese, in accordo con il Piano nazionale delle demenze approvato il 30 ottobre 2014 e con il vigente Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale.
Un ulteriore progetto rilevante ed innovativo riguarda la possibilità di garantire la continuità assistenziale per persone disabili che superano i 65 anni di età e per le quali il modello riabilitativo non risulta più idoneo. Questi utenti sono candidati al passaggio ad un tipo di assistenza di carattere sociosanitario. Ciò ha un duplice vantaggio: da un lato si libererebbero risorse per l’inserimento nel percorso sanitario riabilitativo di nuovi soggetti disabili, dall’altro si consentirebbe di dare continuità al progetto di vita di persone disabili che sono cresciute in un determinato contesto comunitario.
Un ulteriore risultato conseguito dalla SdS Pistoiese è stata la predisposizione e l’approvazione di uno strumento, il Patto per la Salute Mentale, richiesto da anni dalle quattro associazioni per la salute mentale del nostro territorio (due della zona Pistoiese, due della zona della Valdinievole). Il documento finale è stato sottoscritto il 3 settembre scorso da tutte le parti chiamate in causa: oltre alle associazioni proponenti, anche dall’Azienda Usl 3 di Pistoia, dalla Provincia e dalle due SdS.
È di questa settimana, poi, l’approvazione da parte della Giunta esecutiva della SdS dell’indice del profilo di salute, con individuazione di sette forum tematici (immigrazione, solitudini, malattie infettive, cronicità, disabilità, salute mentale, malattia di Alzheimer) sui quali si aprirà il confronto per delineare la programmazione del prossimo Piano Integrato di Salute e l’articolazione dei servizi di zona per i prossimi anni.
Quella della SdS Pistoiese, dunque, è un’attività “giovane”, ma già matura ed in grado di attivare servizi di importanza centrale per la comunità pistoiese ed in particolare per corrispondere ai problemi di natura socio-sanitaria ed assistenziale legati, ad esempio, alle non autosufficienze.
[comunicato]