PISTOIA. Riceviamo e pubblichiamo:
L’ipotesi di vendere il ramo trasporti del Gruppo Finmeccanica risponde al solo scopo di tappare qualche falla nelle casse del Gruppo; si tratta di una prospettiva miope e antieconomica, che risponde a precisi interessi dell’alta finanza e della speculazione, ma rischia seriamente di privare l’Italia di un settore industriale tra i più all’avanguardia e con maggiori margini di crescita” – questo sostenevamo alla fine del Gennaio scorso ed abbiamo sempre sostenuto come Italia dei Valori.
Ansaldo Breda è una ricchezza ed una risorsa produttiva non solo di Pistoia e la strada avviata di spacchettare i reparti strategici non risponde ad un rafforzamento, ma bensì ad un indebolimento in termini di strategie industriali: si rincorre le strategie finanziarie a scapito di una politica industriale.
Sicuramente si è messo fine ad una controversia che andava avanti da tempo; dai contenuti che sono emersi, in attesa di conoscere ancora tutti i dettagli precisi dell’accordo, auspichiamo e riteniamo che il governo debba convocare quanto prima i vertici di Finmeccanica. Non ci sentiamo di esprimere un giudizio positivo, sia nel merito puramente economico, sia sotto l’aspetto di prospettiva industriale, visto che ora ci saranno da piazzare sul mercato tutti gli elettrotreni “Albatros V250” destinati ai servizi ad alta velocità.
Quello che continua a mancare in questo Paese, e nel caso specifico di Ansaldo Breda, è una vera politica industriale di rilancio dell’azienda, prova ne è l’annunciata volontà di esternalizzare il reparto verniciatura, iniziando un percorso di “spacchettamento” di uno dei tanti reparti strategici dello stabilimento pistoiese.
Noi pensiamo, al contrario, che invece serva un segnale forte a difesa della nostra industria ed a sostegno di una nuova politica sulla mobilità.
Roberto Rizzo, Responsabile del Dipartimento Lavoro Idv Toscana
Daniela Sgambellone Segretaria Provinciale Idv Pistoia
