IL 31 LUGLIO NOVE CLASSI DELLE CINO ALLE RONCALLI

L'ingresso della Cino da Pistoia
L’ingresso della Cino da Pistoia

PISTOIA. Entro il 31 di luglio saranno definiti i dettagli per il trasferimento delle nove classi delle scuole secondarie di primo grado Cino da Pistoia, che il prossimo anno non potranno più essere ospitate all’interno del plesso prefabbricato dell’istituto. Alla fine di giugno, infatti, dopo aver appreso delle criticità emerse dalle verifiche statiche e sismiche effettuate sull’edificio, l’Amministrazione ha ritenuto preferibile, in via precauzionale, non rendere più disponibile il plesso per le attività scolastiche del prossimo anno.

Stamattina il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli ha convocato, insieme all’assessore alla Pubblica Istruzione Elena Becheri, i dirigenti scolastici Chiara Maria Camoni dell’istituto comprensivo Cino da Pistoia e Maurizio Monti dell’istituto Galilei-Roncalli per individuare insieme la soluzione migliore, capace di comportare il minor disagio possibile alle famiglie. L’incontro, proficuo, è stato di carattere interlocutorio: nei prossimi giorni ne seguiranno altri che porteranno, entro la fine del mese, alla definizione di dettaglio del trasferimento delle nove classi delle Cino da Pistoia, utilizzando i locali  –  al momento sottoutilizzati  –  delle scuole Roncalli. Contemporaneamente sarà anche avviato uno studio per individuare una soluzione di medio periodo, che maturi nell’ambito di una riflessione più generale sull’organizzazione dell’edilizia scolastica comunale.

Le verifiche. A partire dall’anno scolastico 2011-12 l’Amministrazione ha avviato una prima ricognizione delle condizioni degli edifici scolastici, alla quale si è aggiunta, nel dicembre del 2012, la partecipazione ad un bando del Servizio Sismico della Regione Toscana per finanziare il calcolo di verifica sismica su tre specifici edifici scolastici individuati dal Comune: la scuola dell’infanzia “La Balena” e la scuola elementare Attilio Frosini, entrambi ancora in corso, e il padiglione prefabbricato della scuola media Cino da Pistoia, che destava le maggiori preoccupazioni. Il 26 giugno scorso i tecnici incaricati delle verifiche hanno rappresentato all’assessore Becheri, al funzionario responsabile dell’edilizia scolastica comunale e ai due dirigenti scolastici le criticità riscontrate sul plesso prefabbricato delle Cino da Pistoia. Alla luce di questi risultati, comunicati dal sindaco al consiglio comunale il 30 giugno, l’Amministrazione ha ritenuto preferibile, come elemento di maggiore precauzione, prevedere il trasferimento per il prossimo anno dell’attività scolastica del plesso prefabbricato, individuando fin da subito come possibile alternativa, un piano delle scuole secondarie di primo grado Roncalli, attualmente occupato soltanto in parte, da uffici di segreteria e di presidenza e da due laboratori. I confronti con i due istituti.

L’ingresso delle Roncalli
L’ingresso delle Roncalli

Il 30 giugno, l’assessore Becheri, insieme ad uno dei tecnici che hanno eseguito le verifiche, ha partecipato al Collegio dei Docenti e al Consiglio d’Istituto delle Cino per rappresentare esaustivamente quanto emerso dalle verifiche. Il 7 luglio, allo stesso modo, ha partecipato al Consiglio d’Istituto della scuola Roncalli. In entrambe le occasioni e anche in successivi incontri è stato richiesto ai dirigenti scolastici precise informazioni sull’organizzazione delle attività didattiche: l’Amministrazione comunale, infatti, ha, sugli istituti comprensivi, esclusiva competenza in materia di edilizia scolastica, mentre la responsabilità dell’organizzazione gestionale e didattica è dei dirigenti scolastici. Le richieste di intervento al Governo. Lo scorso 12 marzo il sindaco ha risposto alla richiesta del Governo di indicare quale fosse per il Comune di Pistoia l’intervento prioritario di edilizia scolastica, presentando il progetto di demolizione e ricostruzione del prefabbricato delle Cino.

I motivi erano già allora molti, a partire dalla presenza nella struttura, progettata nel 1965 e costruita nel 1967, di pannelli di cemento amianto. Una volta appresi gli esiti delle indagini sismiche e statiche, il sindaco è poi tornato a scrivere al Governo per aggiornarlo della situazione, sottolineando come i 3,5 milioni di euro necessari per l’attuazione del progetto non siano nelle disponibilità del Comune, dal momento che per tutti gli investimenti del 2013, il Comune ha potuto spendere appena 2,7 milioni di risorse proprie.

[quilici – portavoce sindaco pt]

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