IL BELL’ANTONIO

Il bell'Antonio
Il bell’Antonio

MONSUMMANO. Per fortuna il precedente scolpito nella memoria è cinematografico e risale a più di 50 anni fa (con una scenografia firmata Pier Paolo Pasolini, oltretutto); altrimenti, avvicinarsi a Marcello Mastroianni e Claudia Cardinale sarebbe stato semplicemente sacrilego.

Ma Andrea Giordana, Giancarlo Zanetti e il resto della compagnia allestita dal regista Giancarlo Sepe sapranno come difendersi, domani, venerdì 14 febbraio (ore 21), all’Yves Montand di Monsummano Terme, per rappresentare Il bell’Antonio, la pellicola del pistoiese Mauro Bolognini liberamente ispirata al romanzo di Vitaliano Brancati e divenuta, nel tempo, un classico dei teatri.

La storia è una di quelle sin troppo note nella Sicilia dell’immediato dopoguerra: Antonio Magnano, bello, intelligente, ricco e colto soffre di impotenza, un problema, questo, troppo grande per una famiglia tanto in vista.

Il matrimonio combinato con Barbara Puglisi non si consumerà e dopo il suo annullamento, voluto dal suocero di Antonio, vergogna e tragedie si alterneranno nella vita e nella psiche del protagonista, che sarà sollevato solo quando il cugino gli affiderà la paternità del figlio atteso dalla governante.

Assieme ai due mattatori, volti noti ed apprezzati tanto sul piccolo come sul grande schermo, anche Luchino Giordana, Elena Gallegari, Simona Celi, Michele De Marchi, Natale Russo, Alessandro Romano e Giorgia Visani.

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