PISTOIA. Abbiamo già pubblicato (vedi Piot-San Marcello: la Scuola Sant’Anna di Pisa lo boccia) uno degli indicatori relativi al Sistema di valutazione delle performance delle Aziende Sanitarie della Toscana.
Il sistema, sviluppato dai ricercatori del Laboratorio Management e Sanità dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, costituisce uno strumento utile per la verifica dei risultati raggiunti dalle Asl Toscane, a cui è demandato il compito di attuare le direttive regionali in materia sanitaria.
I risultati sono organizzati e presentati graficamente in forma di “bersaglio”, con cinque aree concentriche colorate. Il centro di colore verde scuro rappresenta l’eccellenza, il rosso, dell’ultimo anello, rappresenta la valutazione negativa. I pallini bianchi sono gli indicatori delle performance sanitarie.
Confrontando il grafici della Asl 3 Pistoia dei vari anni – vedi figure – si ha la sensazione di un “Big Bang” del sistema sanitario provinciale, in cui i “pallini” si allontano, di anno in anno, dal centro del bersaglio, per dirigersi in periferia, il trend sembra quindi essere peggiorativo (Scarica qui: Bersagli Asl Pistoia 2012 2014).
In questa sede ci limitiamo a prendere in considerazione solo alcuni aspetti, come quello del precedente articolo in cui si presentava la valutazione dell’integrazione “Ospedale-territorio”, aspetto centrale della riorganizzazione territoriale attuata dalla Asl 3 soprattutto in Montagna.
Le politiche di riorganizzazione, spacciate con irriverenza per potenziamenti, è bene saperlo, sono state ben foraggiate da mamma Regione.
Nella delibera di Giunta 1235/2012, inerente “Azioni di riordino dei servizi del Sistema Sanitario Regionale”, sono previsti appositi stanziamenti, pari a 20 milioni di euro, da destinare alle aziende sanitarie al fine di supportarle nell’adozione delle azioni di riordino, di cui ben 13 milioni specifici per il riassetto del territorio.
Quanto è giunto a Pistoia di questi 40 miliardi di vecchi lire? Il dato ancora non siamo riusciti a recuperarlo, ma ci stiamo lavorando e ci torneremo sopra. Con ostinazione.
Tornando agli indicatori delle performance, sicuramente uno dei più importanti è quello che fotografa il sistema dell’emergenza-urgenza. Un tema, questo, molto dibattuto e contestato dai comitati di cittadini quali il Crest regionale o il movimento delle “Pettorine” montane.
La Asl 3 Pistoia è collocata, nella specifica graduatoria, al terzultimo posto, ben al disotto della media regionale. L’indicatore è suddiviso in due sottogruppi, che valutano le attività del Pronto Soccorso (valutazione negativa) e gli aspetti del sistema 118 di emergenza – urgenza (valutazione positiva).
Un altro risultato eccelso ottenuto grazie agli interventi di potenziamento della sanità rossiana.
Scarica: Emergenza Urgenza_2014
3 thoughts on “IL “BIG BANG” DELLA SANITÀ PISTOIESE”
Comments are closed.