IL “CAPONNETTO 2014” A MAURIZIO PATRICIELLO E A MASSIMO SCUDERI

Il premio Antonino CaponnettoPISTOIA. Andrà al parroco di Caivano (Na) da anni in prima linea contro lo sversamento dei rifiuti in Campania, Padre Maurizio Patriciello, ed al giornalista di Catania esperto di Intelligence, ex investigatore dei corpi speciali della Guardia di Finanza, Massimo Scuderi, il quarto Premio Nazionale Antonino Caponnetto per la Cultura della Legalità che sarà assegnato il prossimo 6 dicembre alle ore 17.30 nella Sala Maggiore del Comune di Pistoia di fronte alle principali istituzioni pubbliche.

Il Premio, promosso da Fondazione Un Raggio di Luce Onlus, Fondazione Antonino Caponnetto e Centro di Documentazione e di Progetto Don Lorenzo Milani in collaborazione con Libera, intende onorare la memoria del giudice Caponnetto che fece di Pistoia la sua città di adozione dove ha vissuto trent’anni, si è spostato con Elisabetta Baldi e dove è sepolto nel cimitero della Misericordia.

Don Maurizio Patriciello
Don Maurizio Patriciello

Seppur così diversi e geograficamente distanti tra loro, entrambi i vincitori di questa edizione, Don Maurizio Patriciello, il volto campano della Chiesa che denuncia e combatte per il “suo” territorio divenuto oggi “Terra dei Fuochi”, e Massimo Scuderi, autore siciliano di inchieste di grande impegno civile e sociale in una terra martoriata dalle mafie, si sono particolarmente distinti nella difesa dei diritti dei più deboli e dei “senza voce” del loro territorio attivando meccanismi concreti e virtuosi di contrasto a quelli criminogeni della delinquenza organizzata. “Padre Maurizio e Massimo sono persone che cercano di risvegliare tutti noi dal menefreghismo culturale che porta alla totale sottovalutazione del problema mafioso” ribadisce Renato Scalia, membro del Consiglio Direttivo della Fondazione Antonino Caponnetto.

La giornata del 6 dicembre si aprirà presso il Piccolo Teatro Mauro Bolognini con un’intensa mattinata dedicata ai ragazzi delle scuole superiori perché Antonino Caponnetto, padre del pool antimafia che negli anni ‘80 portò a termine il maxi processo di Palermo a Cosa Nostra, ha speso l’ultima parte della sua vita come sentinella della legalità verso per i giovani e la società civile. “Oggi come mai è di straordinaria attualità la testimonianza etica “inattuale” di quel grande maestro di legalità che fu il giudice Antonino Caponnetto” afferma Mauro Matteucci, referente del Centro di Documentazione e di Progetto Don Lorenzo Milani di Pistoia.

massimo scuderiAntonino Caponnetto ripartì proprio dalla scuola per testimoniare a giovani e giovanissimi la sua esperienza e portare avanti quei valori di giustizia, legalità e fedeltà alle Istituzioni dei magistrati uccisi dalla mafia, incoraggiando l’intera società a non cadere nell’indifferenza. “Questo è quello che anche noi con questo Premio cerchiamo di fare perché è importante riappropriarci insieme della memoria collettiva del nostro Paese e di quegli ideali di giustizia e verità per cui quotidianamente lottiamo” sostiene Paolo Carrara, presidente di Fondazione Un Raggio di Luce Onlus.

Oltre ai vincitori del Premio, i ragazzi delle scuole pistoiesi si confronteranno anche con Fabrizio Amato, Presidente del Tribunale di Pistoia, Mauro Pagnano, fotografo e attivista, Norma Ferrara, giornalista di Libera Informazione, ed alcuni testimoni dalla “Terra dei Fuochi”.

Vedi la presentazione dei vincitori

[fondazione un raggio di luce pt]

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