PISTOIA. Il movimento comunista sta rinascendo in tutto il mondo, e anche in Italia, dove ne è avanguardia la carovana del (nuovo) Partito comunista italiano che riunisce gli organismi all’opera per fare dell’Italia un nuovo paese socialista. Il Partito dei Carc fa parte della carovana, che ha questo nome perché avanza su un terreno inesplorato. Infatti si tratta di fare la rivoluzione in Italia, in un paese imperialista, cosa mai fatta prima.
Il nuovo movimento comunista ha definito con precisione sufficiente i motivi che hanno determinato l’arresto e il progressivo arretramento del movimento comunista internazionale, e oggi riprende il percorso e a un livello più elevato nel nuovo mondo che nasce, mentre il vecchio muore.
Nel vecchio mondo esplode il Movimento Cinque Stelle, e questa esplosione per il movimento comunista del nostro paese è una fortuna. Infatti il successo alle prossime elezioni del Movimento Cinque Stelle determinerà effetti molto importanti: incoraggerà le masse popolari del nostro paese a mobilitarsi e a organizzarsi. Saranno incoraggiate a moltiplicare la formazione di Organizzazioni Operaie e Organizzazioni Popolari e a coordinarsi, per costituire un loro governo di emergenza, un governo di Blocco Popolare composto dalle persone che oggi godono della loro fiducia e sono disposte a dare forma e forza di legge ai provvedimenti che quelle stesse Organizzazioni interessate indicheranno. Faranno ingoiare questo governo ai vertici di questa Repubblica Pontificia.
Sarà il primo risultato, un grande risultato da cui partirà la lotta di livello superiore che sfocerà nel socialismo. Il Governo di Blocco Popolare adotterà le seguenti misure: assegnare a ogni azienda compiti produttivi secondo un piano nazionale: nessuna azienda deve essere chiusa; eliminare tutte quelle attività e produzioni inutili e dannose per l’uomo e per l’ambiente, assegnando alle aziende altri compiti: basta con gli avvelenatori, gli speculatori e gli squali; assegnare a ogni individuo un lavoro socialmente utile e garantirgli in cambio le condizioni necessarie per una vita dignitosa e per la partecipazione alla gestione della società; distribuire i prodotti alle aziende, alle famiglie, agli individui e ad usi collettivi secondo piani e criteri chiari, conosciuti e democraticamente decisi. Ad ogni adulto un lavoro utile, a ogni individuo una vita dignitosa, a ogni azienda quanto serve per funzionare; stabilire relazioni di collaborazione o di scambio con gli altri paesi disposti a stabilirle con noi; iniziare a riorganizzare le altre relazioni e attività sociali in conformità alla nuova base produttiva.
Il successo del Movimento Cinque Stelle inoltre sconvolgerà i vertici della Repubblica Pontificia. Quanto maggiore sarà, tanto meno quei vertici riusciranno a trovare soluzione come quelle imbastite freneticamente dopo la vittoria del Movimento alle elezioni nazionali dell’anno scorso (come il Golpe Bianco di Napolitano). Tanto meno riusciranno a mettere in piedi governi capaci di reggere di fronte all’avanzare della crisi e alla crescita del malcontento delle masse popolari, e tanto più le masse popolari stesse saranno spinte a irrompere nell’azione politica, a costituire organizzazioni capaci di rispondere ai loro interessi là dove i governi della borghesia imperialista non lo fanno più o anzi contro quegli interessi si muovono (per il lavoro, per la casa, per la salute, per la difesa dell’ambiente, eccetera), a costituire nuove autorità popolari che spingeranno alla creazione del governo di emergenza. Costringerà poi i personaggi che godono della fiducia di settori importanti delle masse popolari a smettere di recalcitrare e divagare e ad associarsi al movimento per la costituzione del Governo di Blocco Popolare.
Chi sono questi personaggi? Sono quelli che nel campo dell’azione politica, sindacale, culturale, sociale sono autorevoli per ampia parte delle masse popolari, sono in grado di farsi seguire, costituiscono oggi residui punti di riferimento da quando e quanto più a quelle masse è venuto a mancare il riferimento più saldo, il partito comunista.
Sono personaggi che si oppongono al regime al vecchio modo, denunciando le sue malefatte, esprimendo il proprio sdegno, chiamando alla protesta in varie forme, dalla stesura di appelli firmati da vari elementi del mondo politico, sindacale, intellettuale fino alla chiamata in piazza delle masse popolari per lotte di forma dura e continuata. Si dichiarano, insomma, opposizione al governo della Repubblica Pontificia e presumono o pretendono che esso dia loro le risposte che chiedono.
Quel governo né può né vuole dare quelle risposte. L’unica cosa che quel governo può fare è andarsene, e in ciò ha ragione il Movimento Cinque Stelle, e perciò questo Movimento trova tra le masse popolari sostegno crescente. Il governo di un paese però non può rimanere vacante, e va anzi sostituito immediatamente, e sostituito con un governo d’emergenza, che potrà essere costituito solo da quei soggetti che ancora riscuotono la fiducia delle masse popolari. Tutti quei soggetti saranno costretti dal successo del Movimento Cinque Stelle dal passare da forza di opposizione residuale al regime a forza di governo riconosciuta dalle masse popolari, a convergere nella formazione di un governo di emergenza, a rispondere ai compiti che le Organizzazioni Operaie e Popolari assegneranno loro.