IL CASO ACQUATICA: «LA PRESIDENTE FRATONI CI TRANQUILLIZZAVA…»

La piscina Fedi di Pistoia
La piscina Fedi di Pistoia

PISTOIA. Parlare di lavoro oggi in Italia è dare il via a un pianto greco. Per molti lavorare è un’aspirazione utopica e, per chi lavora, sovente è un lusso riscuotere il mensile.

Non ci sarebbe notizia nel fatto che sei ex dipendenti della Società Acquatica Livorno, sono rimasti a credito di stipendi per circa 10.000 euro a testa; che manca il versamento dei contributi previdenziali per tutto il periodo marzo 2011 marzo 2013; che i sei lavoratori sarebbero stati vittima di inadempienze contrattuali di vario ordine e grado; che la società sarebbe stata inosservante anche delle norme igienico sanitarie previste nella gestione delle piscine e che attualmente siano disoccupati e solo uno di loro sia occupato part time a tempo determinato…

Il fatto è che la società Acquatica Livorno nel 2010 ha vinto l’appalto della gestione delle piscine Fedi di Pistoia e Le Ginestre di Maresca con il 23% di ribasso su bando della Provincia di Pistoia, l’ha ri-vinto nel settembre 2013 facendo un ulteriore ribasso dell’8% (e già al momento i dipendenti venivano pagati poco e male), e che nel giugno 2013 cessano del tutto i pagamenti e i vertici dell’amministrazione provinciale ne erano al corrente.

La piscina di Maresca
La piscina di Maresca

Ci sarebbero state le condizioni per chiedere la rescissione del contratto a tutela della collettività e dei dipendenti da parte della Provincia, che invece procede insistentemente a richiedere all’Inps la verifica del Durc (documento unico di regolarità contributiva che le imprese devono avere in regola per poter lavorare): l’appalto di fatto si sarebbe svolto tutto senza Durc valido.

I sei ex dipendenti di Acquatica Livorno avevano ricevuto attenzione da parte della Cgil fino a tutto il 2013. Con il nuovo appalto dell’agosto 2014 si trovano soli, senza tutele sociali osteggiate dall’amministrazione, senza stipendio, senza contributi; solo un comunicato stampa dell’ottobre è tutto quello che riesce a fare la Cgil.

Tre dei sei – Luca Attucci, Stefano Marchiori e Enrico Fragiacomo– si rivolgono alla giustizia: il giudice del lavoro fissa la prima udienza al 16 marzo 2016. Un anno per avere la prima udienza in materia di lavoro non è poco. Ma questi sono i tempi dell’Italia: biblici, a dispetto di Renzi l’efficientista.

Federica Fratoni, Presidente della Provincia
Federica Fratoni, Presidente della Provincia

Da quel momento l’ente Provincia cessa di interessarsi del Durc di Acquatica Livorno – anche se quest’ultima ha ancora l’appalto della piscina di Pescia.

Ai malcapitati lavoratori, che – sembra – sarebbero stati sconsigliati dalla Presidente Fratoni a rivolgersi ai giornali, non resta che “rivolgersi ai giornali” e fare istanza di accesso agli atti amministrativi (vedi allegati) per ottenere copia del Durc suddetto, tanto per cominciare a fare chiarezza e dare quella trasparenza di cui tutti parlano ma che pochi praticano – specie negli enti pubblici che organizzano, spesso e volentieri, le marce della legalità…

Scarica allegati: Richieste di accesso

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2 thoughts on “IL CASO ACQUATICA: «LA PRESIDENTE FRATONI CI TRANQUILLIZZAVA…»

  1. Ma questa Fratoni non si vergogna nemmeno un attimo??? Un’ altra con gli specchi d legno in casa!!!!! Senza pudore…….

  2. l’hanno rinviata a giudizio, è tutt’ora presidente della Provincia (mica lo sapeva che non poteva dimettersi poverina…non l’ha fatto apposta….) e il PD l’ha preferita a una come la Laing, che con Farcom ha prodotto un utile record e al massimo è stata beccata nella farmacia di viale Adua con una zigulì al limone in bocca….del resto, come dice Mr.Conad il “motivo è il futuro”…loro….mica il nostro.

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