FIRENZE. Anche la bonifica si dà al drone e lo fa in una prima esperienza sperimentale di rilievo con un Sistema Aeromobilli a Pilotaggio Remoto (Sspr) organizzata in collaborazione con l’azienda Dronesurvay di Firenze su un tratto del Torrente Casciani tra San Gimignano e Gambassi Terme.
Qui, in previsione di un progetto di realizzazione di una nuova cassa di espansione a difesa dei terreni e degli abitati di valle, è stato effettuata una ricognizione aerea, con un drone appositamente equipaggiato, grazie alla quale sono state ricavate ortofoto, modelli 3D delle superfici, Dtm e Dsm.
“I rilievi con Sistemi Apr hanno grande dettaglio, flessibilità di utilizzo e costi relativamente contenuti – spiega Giuliana Profeti di Dronesurvay – e dunque risultano ideali per il monitoraggio delle aste fluviali”.
La sperimentazione è l’ennesima dimostrazione della grande attualità del lavoro dei consorzi di bonifica a salvaguardia del territorio e delle sue risorse ambientali e paesaggistiche dai sempre più evidenti rischi idrogeologici.
“Nonostante alcuni vogliano relegare il concetto di bonifica ad un’attività del lontano passato, ormai inutile da portare avanti – è la riflessione del Presidente del Consorzio Marco Bottino – oggi sono proprio i consorzi, custodi della bonifica storica, a rendere l’attività di manutenzione dei canali e del reticolo idrografico naturale un settore all’avanguardia e assolutamente strategico per il paesaggio e lo sviluppo made in Italy”.
[matteini – cbmv]