IL COMUNE DI PISTOIA CONTRO L’ASSEMBLEA DI PUBLIACQUA

Publiacqua-PISTOIA. L’assemblea di Publiacqua ha approvato una modifica dello Statuto dell’azienda che prevede di consentire al socio privato di nominare fino a tre mandati i suoi consiglieri, mentre il limite dei mandati per i rappresentanti di parte pubblica resta quello di due.

Il Comune di Pistoia ha espresso posizione contraria a questa proposta nel Comitato di Patto e nell’assemblea dei Comuni soci per due forti motivazioni politiche:

  1. Introdurre questa differenziazione tra parte pubblica e parte privata è sbagliato, perché Publiacqua è una società a maggioranza pubblica (i Comuni detengono il 60% della società), e, nonostante il Codice Civile su questa materia non preveda vincoli di mandato, il socio privato dovrebbe essere tenuto a rispettare le regole del pubblico, ispirate al principio politico e morale del rinnovamento degli incarichi

  2. Dare la facoltà al socio privato di confermare i propri rappresentanti per un maggior numero di mandati, in questa fase finale dell’affidamento a Publiacqua del servizio, che scade nel 2021, è del tutto inopportuno e potenzialmente pericoloso, perché affida al privato un indubbio vantaggio rispetto al pubblico nella gestione dell’azienda. La decisione è dunque contraddittoria con la volontà espressa da tutti i Comuni soci di rafforzare da subito il ruolo del pubblico nel governo di Publiacqua

Conseguentemente a questa posizione, il Comune di Pistoia non ha partecipato al voto dell’assemblea. Il Comune di Serravalle ha fatto altrettanto.

Chi vuole polemizzare, dunque, con la decisione dell’assemblea di Publiacqua, rivolga le proprie critiche ai destinatari giusti. Non certo al Comune di Pistoia, che ha contrastato questa scelta con estrema chiarezza fino in fondo, comportandosi con coerenza in tutte le sedi deputate.

[puggelli – comune pistoia]

Vedi anche: https://www.linealibera.it/publiacqua-danni-da-pd-cambia-lo-statuto-ma-nessuno-lo-dice-al-consiglio/

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