IL CONSIGLIO COMUNALE HA APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE 2018

Il Consiglio Comunale in seduta

PISTOIA. E’ con l’approvazione del  bilancio di previsione 2018/2020 che ieri mercoledì 28 febbraio si è conclusa nell’aula di Grandonio del Palazzo Comunale la tre giorni di discussione sul primo bilancio della nuova Amministrazione.

Il documento finanziario, insieme al Dup,  è stato così votato: 18 favorevoli (Fratelli d’Italia, Pistoia Concreta,  Forza Italia, Lega Nord, Amo Pistoia), 6 contrari (Pistoia Sorride, Movimento 5 Stelle, Pd, Pistoia Spirito Libero, Pistoia Città di tutti e 1 astenuto (Forza Italia).

La manovra è stata presentata dall’assessore al bilancio del Comune che ha sottolineato che il bilancio è caratterizzato da una rigidità strutturale. I servizi a domanda individuale, come quelli educativi, rappresentano una spesa rilevante per il bilancio dell’ente, assorbendo molte risorse economiche e di personale. Inoltre i 784 chilometri di strade per la sola manutenzione dovrebbero assorbire risorse importanti. Al 31 dicembre 2017 il bilancio evidenzia un forte indebitamento con 85 milioni di debito residuo e questo pesa sugli equilibri di parte corrente. Ad aggravare lo squilibrio strutturale, di circa 2 milioni di euro, concorrono il taglio del fondo statale di solidarietà fra Comuni (per 207.000 euro) ed il rinnovo del contratto di lavoro per il personale dipendente dagli enti locali con un costo per l’Amministrazione di 990.000 euro.

Tuttavia il bilancio 2017 chiude con 1.890.000 euro di avanzo di esercizio. Per la quadratura del preventivo 2018, è necessario l’impiego del risparmio da rinegoziazione dei mutui (avvenuta fra il 2014 e il 2015) pari ad 1 milione e 13mila euro; gli introiti derivanti da oneri di urbanizzazione finanzieranno per 500.000 euro la manutenzione ordinaria e per 1.000.000 la manutenzione straordinaria di strade, del patrimonio pubblico, dell’edilizia scolastica. Dalla vendita dei beni comunali non strategici saranno ricavati 550 mila euro per procedure di vendita già aggiudicate a seguito del bando pubblicato nell’ottobre 2017. Seppure il quadro sia difficile, il bilancio contiene comunque scelte politiche rilevanti e coerenti con il programma del sindaco: la riduzione della Tari nelle zone collinari e montane (utenze domestiche -20%, utenze non domestiche -cioè per attività economiche -40%) ma anche la riduzione della Cosap del 10% per gli ambulanti dei mercati cittadini e del 20% per gli ambulanti che operano in zone periferiche. La manovra ha riguardato anche la diminuzione delle tariffe dei parcheggi. Per quanto riguarda, invece, i servizi educativi la manovra prevede che per gli asili nido la fascia Isee da 0 a 5.000 euro dia un contributo simbolico (da 17 a 42 euro mensili a seconda dell’orario di frequenza prescelto) nell’ottica di garantire equità per tutti: infatti, a coloro che sono seguiti dai servizi sociali sarà per la prima volta garantita la completa gratuità dal momento che sarà per loro eliminata anche la quota di iscrizione annuale al servizio (pari a 40 euro all’anno) che è attualmente dovuta. Per quanto riguarda invece gli investimenti, è stata eseguita una rigorosa verifica degli interventi da realizzare per complessivi 15 milioni di euro. La linea strategica dell’Amministrazione è quella digarantire vivibilità per tutti i cittadini anche attraverso la manutenzione e cura degli spazi pubblici. L’assessore al bilancio ha evidenziato che questo non è il bilancio che la giunta avrebbe voluto presentare ma occorreranno anni per risolvere il problema delle scelte del passato.

Sulla manovra di bilancio consiglieri di maggioranza e minoranza non hanno mancato di evidenziare pregi e sottolineare criticità del documento contabile.

Per il gruppo Pistoia Sorride si tratta di un bilancio nel solco della continuità rispetto alle amministrazioni precedenti. Non si aggredisce lo squilibrio strutturale di 2 milioni di euro; infatti è stato respinto un emendamento presentato dal gruppo Pistoia Sorride che prevedeva tagli al personale. La tassazione è confermata con aliquote al massimo e si aggiunge la tassa di soggiorno. Inoltre si aumentano le tariffe senza incidere sul costo dei servizi, bisognosi di riforma. Sempre per Pistoia Sorride il piano degli investimenti è modestissimo perché realizzato con fondi del Comune per un ammontare di non più di 2,5 milioni di euro. E’ stato respinto l’emendamento proposto dal gruppo Pistoia Sorride per tagliare il costo del personale di 590.000 euro, lasciandone 300.000 per le emergenze. Quell’abbattimento avrebbe consentito un risparmio e la possibilità di aggiungere la cifra al piano degli investimenti per investire nella sicurezza delle scuole.

Di diverso parere il capogruppo di Fratelli d’Italia il quale esprime come in un clima di dialogo costruttivo con le opposizioni si apra un nuovo ciclo per la città. Mentre i conti pubblici migliorano si delinea un nuovo orizzonte di concretezza, rilancio del patrimonio e delle risorse esistenti e sostegno alle famiglie e alle zone svantaggiate del territorio collinare e montano.

Secondo la capogruppo di Pistoia Spirito Libero per la prima volta un bilancio ha potuto utilizzare l’avanzo libero di amministrazione perché il bilancio è sano e questa buona gestione senza sprechi è iniziata con il precedente mandato. Sulle tariffe si è toccata la fascia più debole per entrate che non arriveranno a 30.000 euro all’anno e la prima volta che l’Amministrazione ha avuto l’occasione di attuare la revisione delle tariffe della mensa, come ha detto tante volte quando era all’opposizione, non ne ha avuto il coraggio. Sul tema della raccolta dei rifiuti, per il 2018 è prevista l’estensione totale del porta a porta fino alla terza cerchia delle mura consegnando ai cittadini specifici contenitori per la raccolta e questo costituisce dei costi in bolletta. Alla fine del 2017 la giunta ha scelto il progetto della raccolta con gli interrati, da realizzare quanto prima. Anche questi costi andranno nella bolletta. Pistoia Spirito Libero chiede qual è la politica della raccolta dei rifiuti. Accolto l’emendamento relativo alle piste ciclabili. Il gruppo Pistoia Spirito Libero ha chiesto di incrementare le risorse previste per la sola manutenzione con altre 150.000 euro per proseguire il completamento del progetto che renderà la città di Pistoia più pulita e più apprezzata dai turisti.  Il capogruppo ha informato di una recentissima legge-quadro statale sulla mobilità dolce che permetterà ai Comuni virtuosi di chiedere risorse.

Secondo il capogruppo di Pistoia Concreta, il primo bilancio della nuova giunta ha visto un cambio di direzione sostanziale: niente più proclami irrealizzabili, niente più spot elettorali ma concretezza, che qualcuno vuol far passare per un limite ma che per il gruppo  è un vanto. Un bilancio che tra mille difficoltà, non ultimo il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici che incide per 990.000 euro, uno squilibrio strutturale ancora importante e un spesa corrente rigida costituita da spese incomprimibili, ha raggiunto un risultato soddisfacente. Un Piano degli investimenti triennale più sostenibile: da 33 milioni, di cui 2 realizzati dell’ultimo anno, si passa a 15 milioni che al netto di contributi regionali e fondi vincolati si attesta su 7/8 milioni. Di questi 1,3 milioni alle scuole.  Poi risorse per il verde pubblico, patrimonio, strade e impianti. Sull’argomento asili nido, che tante polemiche ha scatenato,  è stato deciso di introdurre una quota anche per la prima fascia Isee 0-5000 euro. Le tariffe iniziali decise dalla Giunta erano più alte di quelle che poi sono state approvate. Il gruppo rivendica con orgoglio il sostanziale abbassamento.

 

Per il capogruppo del Pd si tratta di un bilancio povero di idee, di cui molte sbagliate. Ciò che la giunta indicava come una necessaria attenzione ai problemi del presente, si sta estremizzando nell’eliminare molto di ciò che riguarda il futuro della città. Quello che si presentava come un cambiamento dirompente, è invece la ripresa dei documenti del centrosinistra senza però elementi importanti, come l’esenzione per l’accesso agli asili nido, su cui il gruppo Pd ha chiesto un ripensamento e un confronto con  sindacati e cittadini ottenendo una chiusura. Si confermano alcune scelte politiche: no al prolungamento di via Salvo D’Acquisto, no alla pista ciclabile di Bonelle, no al trasferimento del tribunale nell’area dell’ex Ceppo, no agli orti urbani. Il capogruppo Pd è invece soddisfatto dell’accoglimento di alcuni emendamenti presentati su sport, ambiente, sostegno agli ultimi.

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle sottolinea la mancata disponibilità da parte dell’Amministrazione alla richiesta di una proroga dell’approvazione del bilancio per un ulteriore approfondimento e studio che permettesse l’elaborazione di proposte diverse da quelle fatte dalla Giunta. Una su tutte, quella sulla riorganizzazione e razionalizzazione del personale. Era stato risposto che si attendeva la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto che prorogava a tutto il mese di marzo la possibilità per le amministrazioni pubbliche di procedere all’approvazione del bilancio. Il decreto è stato pubblicato il 15 febbraio ma avendo riscontrato la chiara volontà di imporre tempi e decisioni prese, il M5S – il cui ruolo di opposizione intende svolgerlo in maniera costruttiva, responsabile e propositiva – ha ritenuto di prendere atto della evidente prova muscolare, non certo nuova nella sostanza rispetto al passato, senza indulgere in polemiche inutili.

Queste le votazioni per ogni punto all’ordine del giorno dei tre giorni di consiglio comunale sul bilancio di previsione 2018.

La disciplina generale delle tariffe per la fruizione di beni e servizi è stata approvata con 21 voti favorevoli e 6 contrari.

Sulla disciplina generale delle tariffe e aliquote tributarie –  addizionale comunale Irpef, imposta sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni, Cosap – si sono registrati 21 voti favorevoli e 6 contrari.

Sulla determinazione delle aliquote IUC – imposta comunale unica – relativamente a Imu e Tasi, si sono registrati 21 voti favorevoli e 6 contrari.

Sulla modifica al  regolamento per l’applicazione della Tari si sono registrati 21 voti favorevoli e 6 contrari.

Sul piano finanziario per l’anno 2018 per  la gestione del servizio di igiene urbana si sono registrati 21 voti favorevoli e 6 contrari.

Sulla determinazione delle tariffe IUC relativamente alla sua componente Tari si sono registrati 21 voti favorevoli e 6 contrari.

Il Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari è stato approvato con 19 voti favorevoli e 6 contrari.

Il Programma triennale delle opere pubbliche per il triennio 2018/2020 e dell’elenco annuale 2018 è stato approvato con 18 voti favorevoli, 6 contrari e 1 astenuto.

Il bilancio armonizzato di previsione finanziaria 2018/2020 e il Documento unico di programmazione 2018/2020 è stato approvato con 18 voti favorevoli, 6 contrari e 1 astenuto.

La ripartizione  delle risorse finanziarie  del Consiglio fra i vari gruppi consiliari è stato approvato con 24 voti favorevoli e 1 astenuto.

L’istituzione del contributo straordinario di costruzione – oneri di urbanizzazione, ultimo punto all’ordine del giorno, è stato rinviato a una prossima seduta del Consiglio comunale.

 

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