IN ITALIA ci sono sempre più famiglie “single”, ovvero composte da un solo membro (+10%).
Si fa riferimento alle persone che vivono da sole, ma appartenenti ad una vasta gamma di categorie: dagli individui divorziati o vedovi, fino ad arrivare ai lavoratori che non staccano mai la spina, passando dai cosiddetti nomadi digitali che girano per l’Italia lavorando da casa.
Un dato molto importante e che dovrebbe farci riflettere, considerando che secondo una recente ricerca condotta da Coldiretti, risulta che vivere da soli è molto più costoso che vivere “in famiglia”. Per questo è bene trovare da subito dei metodi per risparmiare.
Risparmiare? Si può
Va comunque detto che “da single” ci sono diversi sistemi per risparmiare e per intraprendere una strada fatta di abitudini che porta verso una maggiore attenzione al portafoglio. Soprattutto perché si possono fare molte scelte autonome, agendo in primis sulle spese fisse.
Siccome i single sono tendenzialmente, vuoi soprattutto e spesso per una questione di età, decisamente più “hi-tech addicted” rispetto ai membri di una famiglia italiana media, ecco che bisognerebbe pensare di selezionare la tariffa energetica più conveniente.
Possiamo citare, tra diversi, l’esempio di Accendi Luce & Gas Coop un fornitore di energia elettrica che mette a disposizione, fra le altre, una serie di proposte tagliate su misura per i giovani, per andare incontro alle esigenze di una popolazione più “young”.
Ma le spese fisse non sono le uniche a poter essere rimodulate. Basti pensare, innanzitutto, al dare un taglio al cibo spazzatura, spesso una delle voci di costo più importanti e più facili da togliere, soprattutto per quei giovani single di cui sopra. E quindi, cosa fondamentale, evitare di andare al supermercato a pancia vuota, e senza una lista.
Occhio poi alle spese della benzina, che possono essere abbassate andando in bici o sfruttando i mezzi pubblici. Naturalmente questo fattore dipende da vari aspetti logistici, come la distanza dal lavoro, ma in quel caso ci sono altre soluzioni come il car sharing.
Inoltre, altra cosa da valutare per un single, è la possibilità di trovare un coinquilino e dividere con lui le spese fisse e l’affitto. In caso di abitazione di proprietà, invece, con un coabitante si potrà ottenere anche una significativa entrata economica. A questo punto occorre tornare alla spesa, dato che ci sono alcuni consigli utili per abbattere i costi.
I numeri in Italia
Quindi, in conclusione, quanto costa essere single in Italia, rispetto ad una famiglia? Stando alla ricerca condotta da Coldiretti, ad esempio, un single spende in media circa 285 euro al mese per quanto riguarda la spesa alimentare e le bevande.
Ma il dato acquista tutto altro significato quando scopriamo che la cifra è di molto superiore a quella delle persone che vivono in famiglia, che spendono a testa intorno ai 180 euro. Ma ci sono molti altri aspetti da considerare e valutare quando si parla di spese dei single messe a confronto con quelle di una famiglia di almeno 3 persone, soprattutto sulle “spese fisse”.
Sempre secondo le rilevazioni di Coldiretti, ad esempio, i costi per la casa salgono al 140% per chi vive da solo, rispetto ai nuclei familiari. Ovviamente perché le abitazioni più piccole hanno un costo superiore per metro quadrato, rispetto alle altre. Quindi diventa ancora più necessario, per chi vive da solo, riuscire a risparmiare.