Il sindaco Tomasi si preoccupi piuttosto della salute di tutti i cittadini
PISTOIA. L’associazione Palomar interviene nuovamente sugli ultimi sviluppi della vicenda di Vicofaro:
I fatti.
- 14 settembre: l’Asl effettua un sopralluogo a Vicofaro ed emana conseguenti prescrizioni per alleggerire le presenze in funzione di prevenzione anti-Covid.
- 2 ottobre: si svolge un incontro in Regione alla presenza dell’ancora per poco Presidente Rossi, don Biancalani, Prefetto, Vescovo e Tomasi, per concordare le modalità di attuazione delle prescrizioni ASL. Segue l’ordinanza regionale che affida all’Asl l’individuazione degli spazi di accoglienza necessari, in collaborazione con la Diocesi e con la supervisione di don Biancalani.
- 15 ottobre: a seguito del rilevamento di alcuni casi positivi a Vicofaro, vengono via via ricollocati 120 migranti tra quarantena e isolamento fiduciario. Tomasi emette un’ordinanza con la quale vieta accesso e uscita dalla Chiesa di Santa Maria Maggiore, e istituisce un presidio “militare” di vigilanza, manco si fosse davanti a Santa Caterina.
- 7 novembre: termina la quarantena, e i migranti “negativi” al tampone possono uscire dagli alberghi sanitari. Scoppia una polemica bipartisan a Montecatini contro la presenza di migranti, in nome del decoro della cittadina termale (!). Tomasi revoca l’ordinanza, ma minaccia non si sa cosa circa il rischio di ritorno a Vicofaro.
Sindaco, su Vicofaro si riposi.
Anzi, meglio: continui a riposare, perché è quello che ha fatto sino a qui. Ma si astenga anche dalle sue esternazioni, utili soltanto a procurare allarme e dare l’impressione di aver fatto qualcosa.
Si preoccupi invece della salute di tutti i cittadini. Da molti giorni, ormai, stanno emergendo decine e decine di casi Covid- positivi in città. Allora, visto che a Vicofaro non ci sono focolai, perché lei continua a consentire attività che possono favorire assembramenti senza controllo, specialmente nel fine settimana?
Si occupi di questo, non di Vicofaro.
Garante delle procedure per l’accoglienza dei migranti di Vicofaro si è fatta la Regione. L’Asl ne è braccio operativo. Don Biancalani si è impegnato a proseguirne la gestione.
Noi abbiamo fiducia nell’azione di concertazione attivata dalla Regione, nel rispetto dei contenuti dell’ordinanza regionale e dell’intesa raggiunta, nella tutela della salute di tutti — migranti e cittadini — , e nel rispetto dei diritti umani, ancor più necessario in condizioni di emergenza sanitaria.
Perché se ci sono migranti che, finita la quarantena, possono uscire dagli alberghi sanitari, devono poter contare su una nuova dimora. Quello che non può essere – per la salute e il rispetto di tutti – è lasciarli per strada.
Con buona pace di Tomasi, del Comune di Montecatini, di tutti i partiti di destra e di sinistra, e delle istituzioni tutte.
[associazione palomar]