IL DE FRANCESCHI PACINOTTI IN PRIMA LINEA CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE

Martedì 21 febbraio presso la sala Soci Coop un importante convegno di sensibilizzazione

Elena Pignolo

PISTOIA. L’Istituto De Franceschi Pacinotti ha organizzato per il 21 febbraio un importante convegno, conferenza di sensibilizzazione sulla violenza di genere.
Il titolo della manifestazione è “La violenza di genere…parliamone insieme”. I relatori dell’incontro saranno Giovanna Sottosanti (presidente associazione 365 giorni al femminile) e la psicologa Martina Bencini (centro antiviolenza Liberetutte). L’incontro sarà preceduto dal saluto della presidente soci coop Pistoia Paola Birindelli e prevede confronto e dibattito.
Studenti ed esperti si troveranno martedì 21 febbraio presso la Sala Soci Coop viale Adua (presso parcheggio Coop viale Adua) con inizio incontro vero le ore 10.00.
L’Istituto De Franceschi Pacinotti ringrazia molto la sezione soci Coop di Pistoia e la sua presidenza per la disponibilità gratuita della sala. Questo evento infatti, sia per il De Franceschi Pacinotti che per la sezione Soci Coop Pistoia, si pone in linea di continuità con la splendida collaborazione che si verificò lo scorso anno in occasione della festa “Un sorriso per l’Ucraina”.

Paolo Birindelli

Per quanto riguarda la scuola, per l’organizzazione fattiva dell’evento, hanno fattivamente collaborato con la dirigente Elena Pignolo, che porterà il proprio saluto, i docenti Serena Doroni, Tatiana Aloia, Riccardo Fagioli, Salvatore Leonetti, Silvia Pagnoccheschi e Carolina Cianchi.
Il tema dell’evento è la violenza di genere. Un tema particolarmente importante per una scuola in cui sono presenti spesso classi e dipartimenti quasi esclusivamente maschili ed altri femminili.

Per violenza di genere si intende la violenza diretta ad una persona sulla base della sua appartenenza, appunto, di genere, ovvero la violenza agita dagli uomini contro le donne proprio perché donne — che siano esse compagne, figlie, sorelle, madri, conoscenti etc. In questo senso la violenza di genere si distingue da altre forme di violenza ed è importante mantenerla concettualmente distinta per comprenderne le origini, le cause e le ripercussioni.

Poiché nella gran parte dei casi le donne subiscono atti di violenza all’interno della famiglia spesso si parla anche di violenza domestica; tuttavia la violenza domestica include anche atti violenti contro i bambini, gli anziani e in generale i membri di un nucleo familiare che – seppur altrettanto deprecabili – non avvengono necessariamente sulla base del genere. 
Studentesse e studenti, preparati dai propri docenti, parteciperanno al dibattito con domande pertinenti circa il ruolo dei centri antiviolenza come di quali siano le prime avvisaglie che possano mettere in allarme una potenziale vittima rispetto ad un probabile maltrattatore.

De Franceschi Pacinotti

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