QUARRATA. Nel primo pomeriggio di ieri, venerdì 9 maggio, il Direttore del World Heritage Centre dell’Unesco Mr Kishore Rao, ha visitato, insieme alla moglie, la Villa Medicea La Magia, in occasione della sua presenza in Italia per le celebrazioni Unesco di questo fine settimana, relative all’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale del sito seriale “Ville e Giardini medicei in Toscana”, di cui fa parte anche il complesso monumentale di Quarrata.
Rao è Direttore del World Heritage Centre dell’Unesco dal 2011, di cui era Vice Direttore già dal 2005. In questi anni, oltre alle responsabilità generali di gestione e coordinamento del programma, ha guidato il lavoro del Centro sulla tutela del patrimonio naturale. Mr Rao ha collaborato dal 1976 con il Governo indiano e in particolare con il Ministero dell’Ambiente. Dal 1999 al 2005 ha lavorato presso l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn), ricoprendo importanti incarichi di responsabilità. Dunque, nel corso della sua carriera, negli ultimi 30 anni, Mr Rao ha contribuito a vario titolo all’attuazione della Convenzione del Patrimonio Mondiale.
“È stato un vero onore ricevere una personalità di così grande valore nella nostra Villa Medicea e nella nostra città di Quarrata – commenta il Sindaco Marco Mazzanti. – Il riconoscimento che l’organismo diretto dal signor Rao, il World Heritage Centre dell’Unesco, ha attributo alla nostra Villa e agli altri siti medicei è un fiore all’occhiello per la Toscana e per Quarrata. La notizia dell’iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale è arrivata circa un anno fa e in questo periodo le visite alla Villa Medicea sono più che raddoppiate. Per questo, da giugno, Villa e giardino saranno visitabili ogni domenica. Kishore Rao ha apprezzato moltissimo il complesso monumentale, in particolare per la commistione tra storia e arte contemporanea, e ha apprezzato ancora di più il fatto che la Villa sia di proprietà dell’Amministrazione Comunale. Il suo consiglio è stato quello di mantenere intatta l’autenticità di questo luogo, ampliando al tempo stesso la possibilità di fruizione da parte sia dei cittadini di Quarrata sia dei visitatori, affinché possa affermarsi sempre più come luogo di creazione di arte. E noi seguiremo certamente i suoi consigli.”
Si ricorda che domenica 11 maggio, alle ore 11.30, in contemporanea con gli altri siti medicei iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale, si terra a Villa La Magia, alla presenza delle autorità, la cerimonia di inaugurazione della Targa Unesco, che ufficializza questo importante riconoscimento.
Per l’occasione la Villa e il giardino rimarranno aperti e potranno essere visitati dalle 11.30 alle 19.30.
Alle 16, inoltre, nel Prato dei Ciclamini, è in programma il concerto, in prima esecuzione nazionale, di Mauro Pagani “Creuza de Ma 2014. Il viaggio continua…”, che ripropone, a distanza di 30 anni, i pezzi frutto della collaborazione con Fabrizio De André.
Gli eventi sono aperti a tutti e ad ingresso gratuito.
[comunicato]
DELLE TARGHE NON SO CHE FARMENE
PER CHI non lo avesse capito – e l’amministrazione di Quarrata è più dura delle pigne verdi: capisce veramente poco – ripeterò che delle targhe non so che farmene, come cittadino e come contribuente: se queste targhe non mi portano altro che spese. E la Màgia è solo una spesa per Quarrata, per tutti noi.
Dal 76 al 78, quando ero responsabile della Uil-Enti locali, la Camera Sindacale mi fece segretario amministrativo camerale. Durai solo tre mesi, perché chiusi tutti i rubinetti e stagnai tutte le perdite che c’erano dai buchi del paiolo: solo che chi era abituato a puppare (e comandava) provvide a farmi esonerare alla velocità della luce.
Altro che la spending review di quella cartapecora rosicchiata di Mario Monti! Mi tolsero la cassa camerale, ma mi restò quella della categoria: e quando, a ottobre del 1978, lasciai il distacco sindacale, lasciai anche, in cassa, 3 milioni e 600 mila lire. Pensate solo a quanti soldi erano all’epoca e a che razza di amministrazione era stata la mia nella categoria dei dipendenti comunali. E non sono balle: se volete posso mostrarvi i registri autenticati in Comune a Quarrata dalla capo-protocollo Franca Bonacchi. Lo feci perché nessuno dicesse che mi ero arricchito.
La Màgia è, invece, stata solo un buco nell’acqua. E i quarratini pagarono, pagano e pagheranno: per la Màgia e per quella “cagata pazzesca” della fontana di Buren, regalataci da quel fine intenditore d’arte che è Ivano Paci, l’immortale e l’infallibile presidente della Fondazione Caripit che non accantona un euro per le minusvalenze dei suoi buchi nell’acqua con quei 10 milioni di Fresh Monte dei Paschi, per i quali si incazza ogni volta che glieli rammentiamo, invece di fare atto di contrizione come s’addice al cattolico credente praticante che dice di essere.
I quarratini pagheranno per le patacche di cui le amministrazioni di sinistra sono state la causa, compresa quest’ultima targa, il cui valore non si allontana di molto dalla targa «313» della macchinina di Paperino. Alle sinistre è piaciuto fare i nobili con le ville degli altri: tanto, alla fine, avrebbero pagato – come sta accadendo – i quarratini, mica loro.
Edoardo Bianchini
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