IL DISAVANZO DEL COMUNE SCENDE DI 330MILA EURO

Daniela Belliti, Vicesindaco di Pistoia
Daniela Belliti, Vicesindaco di Pistoia

PISTOIA. La giunta comunale ha concluso, con delibera approvata giovedì 17 luglio, il cosiddetto riaccertamento straordinario di bilancio, previsto dal bilancio armonizzato al quale il Comune ha aderito nel 2013 e che rende più semplificato e leggibile lo schema di bilancio. Questo lavoro ha prodotto un saldo positivo di 330.000 euro facendo scendere il disavanzo da 2,1 milioni di euro del bilancio consuntivo a 1.779.527 euro.

L’adesione al bilancio armonizzato ha comportato la predisposizione del bilancio di previsione 2014 secondo i nuovi criteri, tra i quali anche l’immediato riconoscimento del presunto disavanzo dell’anno precedente, con la relativa e immediata copertura.

Lo scorso febbraio la giunta con l’approvazione del pre-consuntivo 2013, che risultava con un disavanzo di 2,1 milioni di euro, aveva subito programmato il rientro del debito nel triennio successivo, inserendo nel bilancio 2014 la copertura di un terzo, cioè 700.000 euro. Il disavanzo 2013 è dovuto in larga parte al mancato trasferimento di 1,3 milioni di euro dallo Stato a seguito dei provvedimenti di abolizione dell’Imu sulla prima casa e sui terreni agricoli.

La scelta di aderire alla sperimentazione dell’armonizzazione contabile – sottolinea il vicesindaco e assessore al bilancio Daniela Belliti – contribuisce ad accelerare il lavoro di risanamento del rendiconto, che è un obiettivo programmatico impegnativo e difficile, per la situazione oggettiva del bilancio del Comune di Pistoia e per la crisi della finanza pubblica, anch’essa figlia della crisi economica. Grazie a questa scelta, e al lavoro rigoroso e puntuale degli uffici, il bilancio comunale è stato messo a nudo, consentendo di intervenire per una maggiore efficienza della spesa e la sua finalizzazione prioritaria a garantire i servizi ai cittadini. Riconfermando la decisione di destinare le entrate straordinarie solo agli investimenti e non più alla quadratura dei conti di parte corrente, l’obiettivo è ancora più ambizioso ma necessario, per proseguire sulla strada degli interventi strutturali che riguardano in particolare il personale e l’indebitamento.

Il riaccertamento dei residui attivi e passivi elimina quelli a cui non corrispondono più obbligazioni alla data del 31 dicembre 2013. Per i residui eliminati ma non scaduti vengono indicati gli esercizi nei quali l’obbligazione è esigibile. Dal lavoro di riaccertamento, sia di parte corrente sia di conto capitale, sono stati eliminati residui attivi di 28.977.632,48 euro, reimputati negli esercizi successivi per 26.984.575,09 euro. I residui passivi eliminati sono stati invece 44.201.724,33 euro, di cui reimputati 38.415.540,44 euro.

L’esito di questo riaccertamento sulla parte corrente ha determinato per il 2013 un saldo positivo di circa 330.000 euro. Tale cifra viene accantonata per implementare il fondo di svalutazione crediti, e riduce di pari importo il disavanzo 2013 che quindi scende dai 2,1 euro accertati nel rendiconto a 1.779.527 euro. La riduzione del disavanzo produrrà i suoi effetti benefici sul bilancio già a partire dalla manovra di riequilibrio di settembre.

Sempre a settembre sarà presentata la variazione relativa al piano degli investimenti. L’armonizzazione contabile prevede, su questa parte del bilancio, che vengano iscritte nell’anno solo le opere che vengono effettivamente realizzate e pagate. Sarà quindi possibile monitorare costantemente l’andamento dei lavori previsti, senza più l’effetto di trascinamento negli anni di opere programmate ma non ancora finanziate, o non ancora avviate a realizzazione.

L’adesione alla sperimentazione ha consentito al Comune di Pistoia di usufruire di un bonus di 3 milioni di euro per l’allentamento del Patto di Stabilità: ciò significa che il Comune potrà aumentare di 3 milioni di euro i pagamenti ai fornitori, oltre il vincolo del patto di stabilità. Ciò significa che tutti i lavori pubblici che saranno effettuati nell’anno potranno essere tutti liquidati entro i tempi previsti dalla norma, senza l’onere aggiuntivo degli interessi.

[balloni – uff. st. comune pt]

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