IL GIARDINO FANTASMA DI VIA DEL TORRENTE

Il giardino di via Torrente
Il giardino di via Torrente

PISTOIA. Pistoia sarà anche la città dei bambini ma non ne sono certo segno i giardini pubblici “al di là delle mura” come si diceva un tempo, terminologia quest’ultima di stampo altomedioevale purtroppo alquanto funzionale all’osservare che negli ultimi anni lo sviluppo complessivo ed il fermento socio-culturale avvengono prevalentemente entro la terza cerchia muraria.

Così anche nei giardini pubblici di periferia, perfino se solo a ridosso delle mura ma al di fuori di esse, si è avari nell’installazione di giochi e nella realizzazione di interventi migliorativi che adibiscano complessivamente le strutture alle esigenze di tutti i cittadini, piccoli, adulti ed anziani, dalla segnatura del campo di calcio o di basket per i ragazzi a tavoli e panchine per i più grandi ecc.

Abbiamo già parlato del giardino pubblico di via Donatori del Sangue nella zona dello stadio comunale “Marcello Melani”, oggi un deserto a cielo aperto in erba, pochi alberi, una montagnola sconnessa e nessun gioco per bambini, né un’altalena né uno scivolo dei quali le ultime presenze risalgono agli anni ‘80, nessun intervento sulla struttura dai primi anni ‘90 fino a tuttora e guarda caso nessuno si sente di organizzarvi un’iniziativa ad iniziare dal Comune di Pistoia visto che il giardino è pubblico.

Parliamo adesso invece del giardino comunale di via del Torrente, sempre nel quartiere Casermette. Situata in luogo un po’ appartato lungo appunto il torrente Brana, anche questa struttura è pressoché priva di giochi per ragazzi salvo un simpatico scivolo installato negli ultimi anni ed è frequentata in buona parte per bivacco. Nessun intervento migliorativo, ad eccezione dello scivolo, negli ultimi venti anni, guai a parlarne di segnare con apposite strisce il campo da calcio del giardino per fare un po’ contenti i ragazzi che ci giocano.

Qui siamo “al di là delle mura” quindi il copione della politica all’apposita pagina recita “sono tempi duri, c’è crisi, ci vuole responsabilità!”. Però i giardini pubblici vengono abbelliti invece “al di qua delle mura”, magari alle volte con finanziamenti di terzi, ed ecco che ci chiediamo se il Comune non potrebbe dividere le disponibilità ricevute spendendole per più giardini anziché concentrare l’intervento di volta in volta su un’unica struttura, del tipo un gioco in quel giardino una panchina in quell’altro, un paradosso poi che nella città delle piante mancano proprio quest’ultime nei giardini.

Non è che, dopo il periodo d’oro di fine anni 70 ed anni 80 unico momento di “ascensore sociale” per molti, a Pistoia anche per questi aspetti stiamo tornando allo schema altomedioevale città che conta entro la terza cerchia muraria e popolo oltre le mura?

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One thought on “IL GIARDINO FANTASMA DI VIA DEL TORRENTE

  1. Proposta: visto che ormai paghiamo tasse scandinave per servizi da terzo mondo…chiediamo l’annessione agli USA. Avremo gli stessi servizi pagando la metà.
    Massimo Scalas

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