IL GIGANTE E IL BAMBINO, LA SCENA PIÙ DOLCE E ATTESA DELL’ANNO

Manuel
Manuel

PISTOIA. All’improvviso, un filmato. Sul web. Un ex campione, oggi apprezzato dirigente sportivo, Giacomo Gek Galanda, che tiene in braccio un bambino su un parquet, in un palasport: attorno tanta gente, in campo e fuori, ma soprattutto persone felici, all’unisono, in un attimo interminabile.

Applausi, molti applausi e cori, proprio per quel bimbo, seguito dagli occhi luminosi dei propri genitori, distanti ma vicini, vicinissimi nei pensieri, nell’amore verso quella creaturina. Non conosciamo nei dettagli la storia di Manuel, sappiamo qualcosa soltanto perché siamo stati tirati dentro a un gruppo, sorto in suo onore, sul social network Facebook da un’amica preziosa.

Crediamo soltanto che il suo cuoricino, l’altra sera, al PalaCarrara, battesse forte forte in collo a quel colosso, davanti all’affetto sincero degli altri, del prossimo. Quattro anni, un feroce drago da sconfiggere, Manuel è un tifoso della pallacanestro e principalmente della vita, di un’esistenza ancora tutta da scrivere.

Ecco, costretti a vedere ogni domenica scene tristi, malinconiche, di urla insulti botte, ad ascoltare o leggere di uomini che desidererebbero la fine sportiva di propri simili, assistere a “quel momento” è stato una catarsi, una purificazione un riscatto. Grazie alla sensibilità dei pistoiesi, grazie a quella di dirigenti, tecnici e cestisti del Pistoia Basket 2000, grazie a un Roberto Maltinti numero uno dello sport nostrano. Grazie ai genitori di Manuel per aver messo al mondo quelle manine.

Troppo belle oggi, bellissime quando faranno canestro. E quel giorno, caro bimbo, vorremmo osservarlo anche noi dal vivo.

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