“Mezzo secolo di corsa fra maratone internazionali e impegno sociale” festeggiati con un pranzo sociale alla presenza di oltre 150 persone
PRATO. Mezzo secolo vissuto di corsa, partecipando in gruppo alle principali maratone italiane, europee e internazionali, ma anche promuovendo la città di Prato e le sue bellezze, organizzando anno dopo anno una delle manifestazioni non competitive fra le più partecipate d’Italia. Compie cinquant’anni il gruppo podistico della Croce d’Oro di Prato. Nato nel settembre 1972 da un’idea di alcuni volontari, fra i quali Giuseppe Nuti, il compianto Alfredo Bruni e l’attuale vicepresidente Fabrizio Barducci (il presidente del gruppo è Urano Massai), è arrivato a toccare negli anni quota 185 soci podisti. E nel weekend alla presenza di 150 invitati fra soci, istituzioni e uomini di sport ha celebrato il mezzo secolo d’attività con un pranzo sociale.
“La prima manifestazione a cui abbiamo partecipato è stata la ‘Sgambata del Ponte’ in provincia di Lucca – racconta Barducci —. Eravamo circa una decina. Parliamo di podismo d’altri tempi, di uno sport meno diffuso rispetto a oggi, e soprattutto privo del materiale tecnico che oggi è a disposizione di tutti. Da lì, anno dopo anno, siamo cresciuti.
Abbiamo partecipato a maratone e corse in tutta Italia e anche a 24 manifestazioni europee e internazionali. Un esempio? La maratona di Tokyo nel 2000, quella di Rio De Janeiro nel 1986 e quella di New York nel 1982. In quest’ultima corsa eravamo addirittura in 32 del gruppo podistico della Croce d’Oro di Prato ai nastri di partenza. E poi come dimenticare le maratone di Dublino, Londra e Parigi”.
Il gruppo podistico della Croce d’Oro di Prato dal 1982 è anche il motore organizzativo della Un Po’ ‘n Poggio’, la manifestazione non competitiva che risulta a livello di iscrizioni fra le cinque più partecipate d’Italia.
Ogni anno, infatti, ci sono stati almeno 1500 iscritti lungo i 20 chilometri di percorso, con punte anche di oltre 2mila partecipanti. “Nel 2023 organizzeremo la ventiquattresima edizione – prosegue Barducci —. Parliamo della corsa dei pratesi, che piace sia a grandi che piccini, sia per il percorso ma anche per i sei ristori ognuno a tema che rappresentano il nostro vero punto di forza.
Nel 2023 ci calibreremo sulle 1500 persone partecipanti, e vogliamo ringraziare anche tutti coloro che negli anni sono subentrati ad aiutarci, assicurando un futuro a questa manifestazione. Su scala nazionale siamo gemellati con 64 gruppi di tutta Italia, e solo per fare un esempio nel 2015 abbiamo portato a Prato quindici pullman provenienti da ogni parte d’Italia”.
Come detto, per celebrare i 50 anni i soci del gruppo podistico (che ha fra i propri tesserati storici Antonio Mammoli, nazionale italiano dell’ultramaratona) si sono ritrovati a pranzo a Calenzano. L’occasione per stare insieme ma anche per guardare al futuro.
“Chiaramente gli anni passano per tutti – sottolinea Barducci -, e quindi adesso dal podismo siamo passati alle camminate ludico-motorie. Servirebbe un ricambio generazionale, con un gruppo di giovani pronti a subentrare nella partecipazione alle manifestazioni nazionali e internazionali, ma anche nella promozione del gruppo a livello pratese e italiano.
Il pranzo invece è stata l’occasione per rivedersi con alcuni dopo tanti anni, con qualche chilo in più e qualche capello in meno o di un altro colore. Ai soci abbiamo chiesto di portare solo i loro ricordi. Ed è stato pure il momento per ricordare coloro che non ci sono più”. “A nome di tutto il consiglio della Croce d’Oro di Prato ho ringraziato il gruppo podistico – dice il presidente Alessandro Coveri –, perché per cinquant’anni ha tenuto alto il nome dell’associazione nel mondo, portando avanti l’attività legata al podismo, ma anche quella sociale con spettacoli di beneficenza. Un ringraziamento sentito va anche alle istituzioni presenti alle celebrazioni”.
[de biase — croce d’oro prato]