
SERRAVALLE-CASALGUIDI. Nel Consiglio Comunale del 21 Maggio 2014 sono stati approvati i seguenti punti: Approvazione del “Regolamento per l’applicazione dell’Imposta Municipale Propria (Imu)”, Determinazione aliquote e detrazioni Imposta Municipale Propria (Imu), Approvazione del “Regolamento per la disciplina del Tributo sui servizi indivisibili (Tasi), Determinazione aliquote e detrazioni del tributo sui servizi indivisibili (Tasi).
E… come al solito… la maggioranza Pd, capeggiata del Sindaco Eugenio Patrizio Mungai con l’Assessore Fedi Daniele, “allargata al Consigliere Federico Gorbi”, con fulminea tempestività da far invidia ai campione di formula uno, si è data da fare a votare velocemente le tariffe Imu e Tasi, guadagnandosi la maglietta dei “peggiori esattori delle tasse” in quanto sugli oltre 8 mila comuni italiani, solo pochissimi hanno approvato le tariffe-capestro nei tempi di legge. Con frasi “spot” da campagna elettorale rassicurano i cittadini che ben 710 immobili ne saranno esenti, che 2.250 immobili avranno maggiori detrazioni mentre tutti gli altri pagheranno molto molto di più rispetto agli anni precedenti, e se anche le tariffe sono maggiori ci saranno maggiori detrazioni.
I “lupi spremi-cittadini”, vestiti da agnellini, hanno argomentato così in Consiglio alle nostre opposizioni quando abbiamo fatto presente che con i loro giochi di prestigio entreranno nelle casse comunali ben 260.000 euro che i cittadini dovranno versare. Fra l’altro le categorie più colpite saranno le famiglie che hanno due o più figli per le quali avere una casa di proprietà costituisce una delle maggiori sicurezze per il futuro. Una sorpresa negativa sono le ex-detrazioni di 50 euro a figlio che con l’ultima decisione del Pd sono state abolite in quanto, con la scusa di una maggiore semplicità, hanno modificato il sistema di imposizione che tiene conto solo del valore catastale degli immobili e non del numero dei componenti il nucleo familiare. Questo comporta che i cittadini pagano per il valore dell’ abitazione, indipendentemente dal reddito e dal numero dei componenti il nucleo familiare.
E quando questa maggioranza afferma che hanno attenzione per il sociale vuole dire che chi non ha i soldi per pagare può andare in comune per farsi pagare l’F24 ? Riteniamo che pagare di più potrebbe essere anche positivo se chi ci amministra riesce a risolvere i problemi di interesse pubblico come il tetto d’amianto della Palestra comunale, i disagi del campo sportivo, la mancanza di parchi verdi per i ragazzi, spese fatte in modo scellerato, convenzioni senza buon senso ecc. ecc… Forse, per avere una gestione più sensata dei soldi pubblici, dobbiamo sperare in un miracolo o in una consapevolezza generale dei cittadini?
Gruppo Serravalle Futura