il paese infelice. «CHE VESPA TOLGA IL DISTURBO!»

Le magnifiche soRti e progressive…
Le magnifiche sorti e progressive… E lui era lì

PISTOIA. Sono ben cosciente di essere una persona con tanti e magari gravi difetti, dei quali, alla mia età di quasi sessantacinque anni, mi dovrei emendare e correggere.

Ma tra questi, se proprio lo vogliamo definire tale, ce ne è uno, trasmessomi da mio padre nella più tenera età, al quale mi sento legato in maniera assoluta, totale, granitica: quello di essere, nella buona come nella cattiva sorte, nella salute come nella malattia (e qui prendo a prestito l’antica formula del matrimonio religioso, che a me piaceva tantissimo, assai più di quella attuale), un inguaribile tifoso juventino.

Ebbene, è in questa veste che, non avendo potuto vedere la “diretta” di Juventus-Inter, semifinale di andata della Coppa Italia, tre a zero il risultato finale, ho atteso fiducioso l’edizione Tg1 delle 0.45, certo di poter vedere almeno i goals.

Ma avevo evidentemente fatto i conti senza l’oste; un oste a me invero particolarmente indigesto… ostico, si potrebbe dire con facile gioco di parole, impersonato dal sig. Bruno Vespa, noto conduttore della trasmissione “Porta a Porta” (terminata, ieri sera, alle 1.15).

Visto che, senza volere, in Vespa mi ci sono comunque imbattuto (l’ultima volta fu in occasione della per me vomitevole puntata dedicata alla famiglia Casamonica, tanto elevato fu il tasso di “untuosità”, servilismo e piaggeria del personaggio), vorrei porre alcune domande:

  1. Guardata come lo ama...
    Guardata come lo ama…

    a che titolo, a questo signore è consentito “sforare” di oltre trenta minuti rispetto ai tempi fissati dal palinsesto di rete?

  2. perché, all’età di quasi settantuno anni il signore di cui sopra non viene cortesemente accompagnato in pensione (con tanti ringraziamenti, ci mancherebbe!)?
  3. di quale audience gode la trasmissione di cui Vespa è conduttore? Sarà per l’ora tarda in cui va in onda, ma fatto sta che mai il dato relativo compare, il giorno successivo alla pagina 533 di televideo.
  4. infine, la domanda più importante, a mio avviso: quali virtù giornalistiche possiede il sig. Vespa, al di fuori delle sue indubbie virtù diplomatiche (eufemismo!)?
    Mi pongo tale quesito, in quanto al sig. Vespa mancano del tutto i requisiti del vero giornalista, a iniziare dal senso critico e dalla capacità e volontà di porre ai vari interlocutori/ospiti domande anche scomode e incisive, tali da poterli, se fosse il caso, mettere anche in difficoltà e costringerli “in difesa”.
    Quanto evidenziato avviene soprattutto quando l’ospite risulta detentore di una qualsiasi forma di potere, politico, sociale, ma anche, come nel caso dei Casamonica, ai limiti del malavitoso.

E allora, per concludere, in nome se non altro del canone che siamo costretti a pagare, è troppo se, certamente non solo a nome mio, chiedo che il sig. Vespa tolga finalmente il disturbo dalla Rai per fare posto a giornalisti/conduttori capaci, motivati, indipendenti e, quando serve, “scomodi”?

Dopo essermi posto questa serie di domande, e, naturalmente, dopo essermi sorbito pure una bella dose di pubblicità (ed anche su questo argomento ci sarebbe da discutere non poco), finalmente, alle 1.40, ho potuto vedere i goals della Juventus ed andare a letto contento.

[*] – Lettore, ospite


MA LA RAGIONE NON BASTA…

L'Italia ai tempi del Napolitano
L’Italia ai tempi del Napolitano

 

HAI RAGIONE, Piero. Però la colpa non è mia. Avete, proprio voi del Pd, mandato a sedere, al posto del manovratore, il rottamatore delle promesse delle riforme, che ha inventato anche il canone forzato che genererà lo stesso casino che ha innestato l’abolizione delle province e che permetterà al Sud di pagare ancor meno canoni Tv: cosa volete, dunque?

Non era il caso, proprio da parte vostra, di fare come la plebe romana quando andava a prelevare i tribuni e li scaraventava nel Tevere?

Te lo immagini come sarebbe scivolato bene in acqua il presidente bloscevico dei tre governi illegittimi di questo “infelice paese”…?

e.b.

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One thought on “il paese infelice. «CHE VESPA TOLGA IL DISTURBO!»

  1. Piero!…Buongiorno!…mi permetto di rispondere alle sue come fossi Renzi:
    1- perchè lecca
    2- perchè lecca-lecca
    3- audience pari ad un lecca-lecca al limone
    4- uffaaa…etteeellhodettooo…lecca-leccaaaaa!
    PS. dopo battaglia titanica disdetto Canone rai nel 2001 e ora mandato raccomandata a RAIENEL di non rompere che la tv non ce l’ho. (Ho il PC, ma non predisposto per accedere a piattaforma televisiva, dunque tutto in regola)

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