ABETONE – CUTIGLIANO. Dopo 164 giorni, pari a 5 mesi e mezzo, dalla data della chiusura del ponte risalente al 7 maggio scorso e 51 giorni, pari a 1 mese e 21 giorni, dall’assemblea di Palazzo dei Capitani del 28 agosto in cui il Presidente della Provincia Luca Marmo portò “la notizia buona” che finalmente, giù in apnea, avevano “messo insieme gli elementi informativi in termini di conoscenza scientifica e oggettiva” che dicevano che “il ponte, non avrebbe condizioni di problematicità tali da non poter essere risolte in prima istanza con interventi di tipo minimale e nella peggiore dell’ipotesi risolubili in un lasso temporale di un mese un mese e mezzo”, respirate, la Provincia comunica che: “nella logica di garantire la riapertura del Ponte dei Mandrini prima della stagione invernale, ha convocato, per il 29 ottobre, alle ore 11, la conferenza dei servizi sul ponte in questione alla presenza di tutti i soggetti deputati a rilasciare autorizzazione e pareri”.
Quindi dopo quasi sei mesi mancano ancora le autorizzazioni?
Ma se il ponte, detto alla Marmo: “non avrebbe condizioni di problematicità tali da non poter essere risolte in prima istanza con interventi di tipo minimale e nella peggiore dell’ipotesi risolubili in un lasso temporale di un mese un mese e mezzo”, dove sono i problemi oltre a quelli, questi sì oggettivi, che devono sopportare gli abitanti della Val Sestaione?
Marco Ferrari
[marcoferrari@linealibera.it]
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