IL PRIMATO DELL’INVALIDITÀ LO DETIENE L’ICTUS

l’équipe del dottor Volpi
L’équipe del dottor Volpi

PISTOIA. L’ictus è la prima causa di invalidità anche nella Provincia di Pistoia. Lo ha reso noto nell’ambito di un incontro tra operatori sanitari, che si sé svolto stamani nella sala Cinzia Lupi dell’Ospedale San Jacopo di Pistoia, il direttore della unità operativa di neurologia il dottor Gino Volpi. Volpi ha anche fatto sapere che ogni anno sono circa 180 gli invalidi con esisti da ictus che vengono assistiti nelle strutture territoriali della Azienda Sanitaria Usl3.

“Il paziente con ictus –spiega il medico – deve sempre di più essere al centro di un team organizzato per affrontare tempestivamente, ed in maniera coordinata, questa malattia. Lo stroke unit – unità urgenza ictus, è l’intervento di maggiore efficacia per ridurre mortalità ed invalidità, ma è anche necessario creare un gruppo esperto di specialisti multi professionale. È importante affrontare in modo integrato questa patologia con il contributo dei professionisti ospedalieri ma anche del territorio: in primo luogo neurologi, medici dell’emergenza, internisti, fisiatri, fisioterapisti, infermieri, assistenti sociali, affiancati dai medici di medicina generale e dalle associazioni di volontariato che hanno un ruolo primario sia nella prevenzione che nell’ assistenza a questa malattia”.

Nell’ospedale San Jacopo di Pistoia sono attivi nel livello intensivo e sub intensivo letti per il trattamento in acuto dell’ictus. È attivo un percorso per la gestione ed il trattamento mediante trombolisi venosa in emergenza che prevede l’esecuzione immediata di esami come Tac, doppler, analisi di laboratorio e cardiologiche. Altrettanto essenziale è il monitoraggio e il controllo dei parametri vitali. La Stroke Unit rappresenta il modello più avanzato ed efficace di trattamento di questa patologia ed è l’unico in grado, da solo, di ridurre significativamente mortalità e disabilità legati alla malattia. Nell’area ospedaliera pistoiese dedicata all’ictus il paziente viene trattato da un team integrato composto da internisti, fisioterapisti e infermieri, organizzati in equipè e gestito dai neurologi.

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