«IL RAGAZZO INVISIBILE»

Ludovico Girardello
Ludovico Girardello

CON UN BEL COLPO di mano sul realismo idealista che imperversa sul cinema italiano di oggi, Gabriele Salvatores si butta con coraggio nel fantastico d’avventura con “Il ragazzo invisibile”, film dedicato ai ragazzi senza escludere gli adulti, che con i suoi effetti speciali strizza l’occhio a Spielberg ed apre al sequel.

Michele (Ludovico Girardello), il protagonista della storia, ha 13 anni e vive in una tranquilla città sul mare, con mamma (Valeria Golino) poliziotta. Non brilla nello studio né nello sport, in sostanza a lui basterebbe avere l’attenzione di Stella, ragazza che in classe non riesce a smettere di guardare sebbene lei non sembri accorgersi di lui.

Michele si sente dunque intrappolato nella routine quotidiana, fino a che un giorno accade qualcosa di straordinario. Il ragazzo si guarda nello specchio scoprendosi invisibile, e inizia così per lui un’avventura incredibile.

Con questa pellicola, prodotta anche da Rai Cinema e distribuita da 01 Distribution, Salvatores, sempre con un’ottica dalla parte dei ragazzi, accusa gli adulti, spesso volutamente “non vedenti”, di imbrogli generazionali con l’aiuto di un ragazzo (Ludovico Giradello) artisticamente promettente nella sensibilità che mostra.

Nel cast principale, tra gli altri, Ksenia Rappoport, Noa Zatta, Fabrizio Bentivoglio che più invecchia e più è bravo.

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