il ricordo. CON TONARELLI SE NE VA UN CRONISTA D’ALTRI TEMPI

Alessandro Tonarelli
Alessandro Tonarelli

QUARRATA-SAN MARCELLO. Per anni ho collaborato con La Nazione e rare volte mi sono incontrato con Alessandro Tonarelli.

Solo recentemente su facebook abbiamo avuto modo di scambiare alcune battute.

È in quel frangente che ho saputo dei suoi trascorsi “lavorativi” e del suo impegno al servizio del territorio come giornalista.

Sin dal 1988-89, anni in cui ho iniziato a scrivere per La Nazione, lo conoscevo come il corrispondente della Montagna Pistoiese, insieme a Silvio Lenzini e Paolo Gioffredi. Ci si incrociava nei locali di via Gobetti, nella sede della redazione pistoiese ai tempi in cui a guidarla c’era Alberto Ciullini.

Tonarelli era nato il 3 agosto del 1950 e dal 15 settembre del 1986 era iscritto come pubblicista all’Ordine dei giornalisti della Toscana.

Per tanti anni ha lavorato – come mi ha raccontato – a Radio Montagna Pistoiese (dal ’77 al ’79), Radio Appennino Pistoiese (dai primi anni Ottanta all’83) e a Radio Montagna Club (dal ’83 al ’92) l’ultima, di cui era stato direttore, emittente radiofonica che apparteneva a una Cooperativa della quale era presidente onorario un suo amico fraterno, Zeno Colò.

Alessandro Tonarelli
Alessandro Tonarelli

Era collaboratore della Nazione dal 16 marzo 1984. A lungo corrispondente da San Marcello e dalla Montagna, è stato un cronista innamorato del suo lavoro, vicino alle associazioni del territorio come la Fondazione Turati e la Dynamo Camp.

È stato tra l’altro organizzatore del “Processo Storico” nell’ambito delle manifestazioni ferrucciane a Gavinana.

Alessandro Tonarelli nel giugno del 2012 era stato colpito da un ictus ischemico da cui si era ripreso dopo ricoveri ospedalieri, interventi chirurgici e sedute fisioterapiche.

“Il suo ultimo desiderio (donare le cornee) – ha scritto l’amico Mauro Banchini – è stato realizzato e qualcun altro potrà adesso vedere grazie ai suoi occhi trasparenti”.

Con Tonarelli se ne va il tipico cronista d’altri tempi che ho conosciuto nel mio percorso: anche se di età diverse, mi viene di accostarlo da una parte alla figura di Odoardo Cateni, per anni corrispondente de La Nazione a Quarrata e di cui conservo ancora un caro ricordo, e dall’altra a Giancarlo Zampini, che non proveniva dalla montagna pistoiese, ma aveva un grande amore verso le zone montane.

[Andrea Balli]

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