Quattro anni dopo l’ultimo match Emily trionfa al PalaLilly di Sesto Fiorentino in una sfida di pugilato professionistico pratese. Presenti centinaia di bambini e famiglie in un’atmosfera di grande fairplay
PRATO. Il ritorno di Emily Wahby sul ring è stato pressoché perfetto. L’atleta pratese, probabilmente, non poteva sognare di meglio per il nuovo debutto quattro anni dopo lo stop fra infortunio al ginocchio e pandemia. Perché non solo il ritorno al pugilato professionistico femminile è coinciso con una vittoria, ma anche il clima è stato quello delle grandi occasioni: al PalaLilly di Sesto Fiorentino c’erano infatti centinaia e centinaia di spettatori fra tribune e bordo ring. Fra questi tantissimi giovani tifosi e famiglie che si allenano al Kai Muay di viale Marconi a Prato e che hanno incoraggiato Emily dal primo al sesto round senza sosta. Un’atmosfera davvero di festa, pulita, coinvolgente, che si è riversata a fine match tutta su Wahby fra abbracci, sorrisi, festeggiamenti e ringraziamenti.
Venendo all’incontro, Wahby ha vinto ai punti contro la campana Immacolata Mancusi. Un successo netto, che ha visto la pugile pratese un passo avanti rispetto all’avversaria napoletana in tutti i round. Solo in quello iniziale c’è stato maggiore equilibrio, con Wahby che ha pagato anche un po’ di emozione e l’assenza prolungata dal ring. Alla fine comunque i giudici ai punti hanno premiato l’atleta laniera, nell’ambito di un’atmosfera di grande fairplay, e di applausi per entrambe le pugili.
“All’ingresso sul ring ero davvero emozionata – racconta Wahby —. Era un match importante, doveva dirmi a quale livello sono. Quando sono salita sul ring mi tremavano le gambe, ma poi ci sono state sensazioni bellissime. Devo dire grazie al mio angolo che mi ha sempre supportato in questi anni, anche quando a volte pensavo di smettere. E poi un ringraziamento al mio team che è sempre con me, a tutte le persone venute qui. E grazie agli sponsor che mi affiancano: Moto Abbigliamento.it, Arcoriflesso e AdeSint”.
Adesso per l’ex medaglia d’oro ai campionati mondiali di muay thai Wmo, ci sarà la sfida della maratona di New York, giunta quest’anno alla sua 53esima edizione. La correrà fianco a fianco con Gian Luca Mazoni, 47enne di Nuoro non vedente e suo grande amico. Una volta compiuta anche questa ‘impresa’, l’atleta tornerà a pensare al pugilato professionistico con l’obiettivo di scalare in ranking nazionale.
[stefano de biase]