IL SINDACO BETTI RIACCENDE LA LINEA 1 SENZA AUTORIZZAZIONE DALL’ASL

L’inceneritore di Montale
L’inceneritore di Montale

MONTALE. Stupisce e preoccupa l’analisi dei carteggi e dei documenti relativi agli ultimi episodi di sforamento dell’inceneritore pubblicati sul sito internet del Comune di Montale. Particolare attenzione e inquietudine desta la nota Asl del 15 settembre del 2015, a firma della Dott.ssa Paola Picciolli, con cui essa risponde al “via libera” alla riaccensione della Linea 1 dell’inceneritore fornita dal Sindaco Betti datata 09/09/2015, in cui si legge testualmente che “vista l’assenza di impedimenti da parte degli organi competenti quali Asl, Arpat e Provincia di Pistoia (…) l’eventuale attivazione della linea 1 (…) debba avvenire per il tempo strettamente necessario all’effettuazione delle analisi”.

Un vero e proprio via libera a Ladurner quindi, che il Sindaco giustifica sulla base dell’assenza di contrarietà degli Enti citati, fra cui Asl. Peccato che la stessa Asl non si fosse affatto espressa in merito, come dimostra la lettera firmata dalla Dott.ssa Picciolli e
inviata al Sindaco in data 15 settembre:

“Si riscontra la sua nota del 9 settembre 2015 e si esprime perplessità riguardo all’affermazione in essa contenuta: vista l’assenza di impedimenti da parte degli organi competenti quali ASL... Non risulta infatti alla scrivente alcuna ulteriore nota rispetto a quanto già trasmesso (note del 2 settembre e del 4 settembre) e a quanto affermato (pur nelle more del verbale ufficiale) nella riunione del 7 settembre presso il Comune di Montale”

La replica del Sindaco è preoccupante e sconvolgente:

“D’intesa e d’accordo con i Sindaci di Agliana e Quarrata, sono a specificare quanto segue in merito alla Vs. del 15 settembre: L’atto prodotto da questa amministrazione in data 9 settembre scaturisce dalle valutazioni compiute dalle Amministrazioni comunali, tenuto conto delle vostre precedenti note del 2 e 4 settembre, dell’incontro tenutosi in data 7 settembre presso il Comune di Montale e delle successive note Arpat anch’esse di vostra conoscenza. Il provvedimento assunto dallo scrivente, in accordo con i Sindaci di Agliana e Quarrata, dunque, pur considerando senza alcuna sottovalutazione le criticità anche da Voi evidenziate, ha preso atto non sussistere nelle vostre motivazioni le ragioni di un elevato rischio per la salute pubblica nel caso di una riaccensione temporanea così contenuta, disponendo, in tal caso, i proporzionati e giustificati provvedimenti ragionevolmente consentiti”.

Insomma, il Sindaco di Montale si è assunto in data 9 settembre, l’onere di dare il via alla riaccensione della Linea 1 (e non è stato un ‘riavvio’ temporaneo) senza attendere prima la risposta della Asl e basandosi su una sua “interpretazione” di note e affermazioni precedenti emesse dallo stesso Ente. Niente rileva se tale decisione è stata assunta, come scritto per ben due volte nella replica, “d’intesa e d’accordo con i Sindaci di Agliana e Quarrata”: se così è stato la situazione è ancora più grave, perché condivisa dai tre Sindaci della Piana. Risulta arduo infatti interpretare positivamente e come assenso indiretto ad una riapertura, seppur temporanea le parole delle due note dell’Asl, che riportiamo qui di seguito:

Nota Asl del 2 settembre:
Si prende atto del superamento per Pccd/F rilevato nelle due fiale Amesa (…) Considerato che tale superamento è indicativo di una situazione “assolutamente critica” (come da comunicazione Arpat del 2 settembre) ai fini della tutela della salute pubblica si ritiene indispensabile, oltre a quanto richiesto da Arpat, che il gestore documenti (…) che i numerosi interventi effettuati sull’impianto (…) sono avvenuti e avverranno nel rispetto della buona norma tecnica e non hanno modificato o inficiato, né lo faranno, in alcun modo le caratteristiche tecniche di cui al certificato di collaudo a cui si chiede di fare specifico riferimento.

Nota Asl del 5 settembre:

L’esigenza del Gestore in merito alla quale si intende procedere alla riaccensione della linea (effettuare il campionamento programmato…, già da tempo) non giustifica l’anticipazione della riaccensione rispetto alle rassicurazioni richieste tramite verifica documentale ed invio agli enti preposti per una sua valutazione (…) il risultato Pcdd/F pari a 0,02264ng Tea mc per il periodo 15-22 agosto 2015 (fiala Amesa n. 60) attesta che lo sforamento rilevato dalle fiale Amesa n. 58 e n. 59 ha raggiunto picchi fortemente critici. La causa ritenuta dal Gestore come l’ipotesi più probabile, cioè che “il carbone attivo immesso nella linea in quel periodo abbia avuto delle caratteristiche non ottimali” non rende ragione dei risultati dei campionamenti delle fiale Amesa n. 58 e 59.

Come si sono potute interpretare queste parole nel verso di un assenso a favore, seppur temporaneo, della linea 1? chi si assume la responsabilità di averla riaperta prima degli opportuni controlli? Tutte domande alle quali chiediamo un’immediata risposta.

I documenti citati sono tutti consultabili per intero sul sito del Comune di Montale: www.comune.montale.pt.it.

Sinistra Unita per Montale

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