PISTOIA. Non importa spiegare troppo né aggiungere particolari al quadro che il sindaco Bertinelli, anche quest’anno, ha tracciato sempre sulla falsariga delle sue precedenti orazioni.
La situazione in Italia come a Pistoia è assolutamente peggiorata: quindi inutile dire di più.
Bertinelli, assiepato dalla folla degli addetti ai lavori, ma lasciato solo dai suoi concittadini (nessun giovane o quasi, nessuno studente o quasi, nessun lavoratore o quasi…), si è arrampicato sugli specchi per far vedere – un po’ alla Candide – che questa è una città italiana, sì, la migliore possibile, dove si riesce a fare contratti (a 6 mesi!) perfino a nove laureati: un vero successo dopo le brillanti soluzioni di rimessa in carreggiata del Paese da parte del Bomba!
Filosoficamente parlando, i pistoiesi possono dormire sonni tranquilli. Anche per quest’anno, tutto può andar bene, madama la marchesa!
Domani, tutti i bambini bene allineati del Pd, che trovano sedute per sé in consiglio e che erano presenti in sala, non faranno altro che dire che siamo dei disfattisti, dei cinici e quant’altro.
Ma che importa? Rispondiamo, realisticamente, con l’epigrafe che il poeta Cardarelli mise in limine a una sua raccolta di sue poesie: Siamo cinici che credono nel mestiere che fanno.
Auguri a tutti i pistoiesi che, nel 2015, pagheranno ancor più tasse e avranno ancor meno servizi e meno qualificati (a cominciare dall’acqua del signor Vannoni)…
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