Nell’ultimo consiglio comunale è arrivata la bocciatura a 360° da parte della maggioranza agli emendamenti del Partito Democratico di Pistoia. Il comunicato della Conferenza delle Donne Democratiche
PISTOIA. Il sindaco di Pistoia, candidato a Presidente della Regione Toscana, con la giunta e la maggioranza consigliare, boccia una emendamento al Documento Unico di Programmazione che chiedeva di avviare lo strumento del Bilancio di Genere. — riporta con rammarico e delusione la portavoce provinciale delle donne Democratiche Antonella Cotti —
Definirlo inutile e una perdita di tempo e di energie è offensivo per i molti comuni, provincie, istituzioni, aziende, associazioni, università, che da anni lo adottano, è ignoranza (da ignorare), è mancanza di solidarietà, è pura presa di posizione ideologica partitica, è mancanza di visione.
Questa destra evidentemente non sa che la distribuzione delle risorse di un Comune non è un’operazione neutra, ma ha una diversa ricaduta su uomini o donne.
Una presa di posizione politica incomprensibile che evidenzia la sottovalutazione (o impreparazione?) di questa amministrazione rispetto alle disuguaglianze e discriminazioni che ancora oggi purtroppo colpiscono molte donne.
Un’occasione persa, visto che la Provincia di Pistoia, grazie ad un importante investimento della Regione Toscana, finanzierà i comuni che ancora non lo hanno redatto, ad iniziare il percorso di costruzione di un bilancio di genere.
E ancora , sulla stessa scia, la maggioranza Tomasi boccia un emendamento alla Spesa Corrente, che chiedeva di spostare 4000€ nel capitolo delle Pari Opportunità dove annualmente, mette a disposizione 1000, che però NON sono puntualmente utilizzati. *Quindi investimenti 0*.
La motivazione?
Le PARI OPPORTUNITÀ sono inserite nel capitolo del sociale ed è in questo capitolo che si aiutano le donne vittime di violenza , le madri single. Bene e ci mancherebbe, tuttavia le Pari Opportunità non sono solo azioni di collaborazione o di patrocinio ad iniziative del 25 novembre o dell’8 marzo. Anche in questo caso si dimentica che uno dei compiti di un’amministrazione è quello di promuovere azioni di sensibilizzazione di formazione e informazione sui temi delle pari opportunità, contro stereotipi, pregiudizi, discriminazione e disuguaglianze, e non si può sottovalutare la realtà attuale di una società e quella Pistoiese non fa eccezione, intrisa ancora di ingiustizie di genere.
Ci sono studi, analisi e dati incontrovertibili che confermano il divario lavorativo fra donne e uomini — alta disoccupazione ultimi in Europa e bassa occupazione femminile 63%; a Pistoia Irpet parla di una occupazione femminile al 61,7% , 4 punti in meno della media regionale, e una disoccupazione dell’8,7% che ci vede prime rispetto agli altri 9 capoluoghi Toscani; numeri che rappresentano la precarietà, il part time involontario, il lavoro povero —.
Numeri che fotografano un divario salariale del 6% nel pubblico che arriva al 20% nel privato. Esiste insomma un inaccettabile divario economico, politico e sociale che penalizza le donne. Questa amministrazione al pari della destra al governo della Nazione, si volta dall’altra parte, fa finta che le disuguaglianze di genere non esistano e tutto bene ‘Madama la marchesa’!
È una vergogna!
Conferenza
Provinciale Donne Democratiche.