PISTOIA. Ieri sesta seduta di consiglio comunale per l’esame del bilancio di previsione e voto finale: approvato!
Parole d’ordine della maggioranza “spending review”, taglio di costi anche sul personale e “patrimoniale”.
Parole d’ordine delle opposizioni: partecipazione alle scelte, maggiore attenzione a sport, cultura e maggiore oculatezza nelle spese (3.000.000 di euro per il nuovo campo rom, 600.000 euro per Piazza dello Spirito Santo etc.).
Moltissimi, circa 100, gli emendamenti presentati dal Pdl e dal Movimento 5 stelle; recepiti dalla Giunta quanti?
Dunque i primi due dei sei giorni impiegati dall’assemblea cittadina sono andati nella Tasi (tassa sui servizi indivisibili); già sappiamo quanto è stato il dibattere ma alla fine pare che a Pistoia, uno dei pochi Comuni d’Italia (il 10% del totale, 832 su 8092 ) ad aver già predisposto e definito il balzello, si pagheranno 75 euro in più rispetto all’Imu.
Pistoiesi gaudeamus! Ma non la pagheranno tutti perché, seppure il catasto sia inaffidabile, le residenze di categoria A4 e A5 sono state tenute esenti. Chi la paga, cioè tutti gli altri, pagherà il massimo. Insomma si tratta di una patrimoniale.
Richiesti di indicare quale fosse stato il fatto più determinante per il loro voto, la Consigliera Margherita Semplici ha risposto: «Le aliquote Tasi: al massimo per gli A2 e A3 e esenzione totale per A4 e A5. E anche l’aumento dell’Imu che è stato portato al massimo a parte alcune agevolazioni parziali»; e il consigliere Bartolomei: «Il fatto che abbiano esentato dal pagamento della Tasi gli immobili A4 e A5, mettendo l’aliquota massima a tutti gli altri. Ho votato contro per quello».
Nel restante 90% dei Comuni d’Italia, meno solleciti, la tassa, i cittadini la pagheranno a settembre.
Tutta la minoranza ha votato contro, a favore tutta la maggioranza – esclusi per la minoranza Sforzi, Patanè e Tomasi, e per la maggioranza Billero e Del Maestro in quanto assenti.
V’è garbato…?
Neanche un poìno! Considerando anche che 7 milioni e rotti di euro se ne vanno per du’ progetti di cui uno inutile (prolungamento via Salvo d’Acquisto) e uno potenzialmente perioloso (bacino sul Vincio di Brandeglio). Senza ‘ontare un novo supermercato, l’amianto sul tetto dello stadio che frampoìno se ne va da sè perchè s’è rotto i’oglioni, etc etc. E per tre anni siamo sistemati: ci si rivede ni’ 2017, bimbi! (eh già, perché la programmazione di bilancio è triennale, ‘un ve l’aveano detto?)