PISTOIA. Proprio oggi dovrebbe essere ultimato il trasferimento della Questura nella nuova sistemazione in via Pertini, lasciando vuoto il palazzo di via Macallè che da settant’anni porta sulla sua facciata la scritta “questura”.
Si dice, ormai da giorni, che quei 3800 metri quadrati potrebbero essere utilizzati per accogliere i clandestini che, una volta sbarcati sulle nostre coste, vengono spediti nei vari Comuni italiani. Ovviamente solo in quelli in cui gli autoctoni non hanno il carattere per protestare facendo (anche) barricate. Ahinoi, trattasi di un’esigua minoranza.
La società Eldorado 2 snc, proprietaria dell’immobile, creata dallo scomparso Piero Casseri, ha infatti fatto sapere per mezzo del suo legale che si rende disponibile sia per la vendita che per l’affitto dei locali. Ma, precisa l’avvocato Lorenzo Mariotti, i lavori di adeguamento sono stimati in 100mila euro, mentre gli oneri da pagare al Comune per il cambio di destinazione in 200mila.
Potrebbero, in alternativa, venire ricavati ben ventotto appartamenti, ognuno dei quali conterrebbe dieci persone. Un totale, quindi, di 280 soggetti che vivrebbero nell’ex questura. E per ognuno di questi, come di consueto, verrebbero stanziati i trentacinque euro giornalieri, con picchi fino a cento euro nel caso vengano accolte donne o bambini.
Il business che ruoterebbe attorno ad un “affaruccio” di questo genere si aggira sui tre milioni emezzo di euro. Cifre di non poco conto, ma soprattutto un progetto decisamente fattibile visto che la materia prima, ovvero i clandestini, sembrano infiniti.
Ci sarebbe poi tutta la questione riguardante l’opportunità o meno di accogliere a braccia aperte un numero indefinito (forse infinito) di clandestini; di far alloggiare, dove un tempo lavorava la Polizia di Stato, un gran numero di soggetti che normalmente verrebbero respinti perché approdati qui illegalmente; di trasformare un’opera di bene (trattenete le risate, per favore) in una mera prospettiva di guadagno, definita in questo modo dagli stessi diretti interessati.
Ma, in effetti, l’attenzione tende a rivolgersi a tutt’altro particolare: tre milioni e mezzo di euro.
[Lorenzo Zuppini]
Io non credo nella dottrina della reincarnazione. Ma, se, per caso, questa dovesse corrispondere a verità, mi piacerebbe che, nella prossima vita, Lorenzo Zuppini, e non solo lui, si trovasse stipato su quella zattera in mezzo al mare di cui alla foto n.2. Forse diventerebbe un pochino meno bellicoso e più ragionevole verso chi è meno fortunato di lui.
Quanto a questa storia dei “clandestini” nella ex questura, stiamo a vedere se corrisponde al vero o è semplicemente frutto di allarmismi esagerati.
Piero.
Io credo nella giustizia terrena e divina e quindi :
coloro i quali oggi si riempiono la bocca di belle parole e falso buonismo, un domani ( probabilmente non troppo lontano) verranno giudicati per quello che realmente sono. …cioè ipocriti, falsi ed aggiungo complici di innumerevoli atti criminali come il mercimonio di carne umana.
Perché vede Sign.piero questo vs atteggiamento sta portando al suicidio migliaia di esseri umani che disillusi dalle vs false promesse, si mettono in mare con le bare galleggianti (quantomeno se foste realmente quello che dite di essere, mettereste fine a questa carneficina! Oppure no? ).
Infatti la realtà è un’altra : avete tutto l’interesse affinché tutto ciò non si esaurisca e continuare a far lucrare le cooperative attraverso i fondi europei….cooperative che poi diventano l’ennesimo bacino elettorale PD …
Riassumiamo: mediante i clandestini si distribuiscono i fondi europei. Con i fondi europei si alimentano le innumerevoli cooperative. Le cooperative alimentano l’elettorato PD.
Complimenti!
Attento, Lorenzo!
Non so perché talvolta trasmetto negli interlocutori certe impressioni; in quanto non credo di essere un buonista, né vero, né falso, né di partecipare a nessuna promessa di chissà quali luminosi destini a chicchessia. Quanto, poi, alle cooperative ed al P.D, quantomeno quello attuale, figuriamoci se sto dalla loro parte. E mi sembra di averlo fatto capire in più di una occasione.
Sono soltanto una persona qualsiasi che vede, magari in maniera limitata, la realtà intorno a sé e che ritiene che la maggior parte di quelli che vengono definiti sbrigativamente clandestini siano in realtà dei veri e propri disgraziati, che mai rischierebbero la vita su quelle zattere se la situazione nei loro paesi non fosse ancora più tragica di quella che trovano qui.
E che, se non fossero veramente disgraziati, mai si adatterebbero a dormire nella situazione da girone dantesco in cui li ho visti, una volta, in inverno, negli stanzoni fatiscenti e con i muri a pezzi delle ex trafilerie Martinelli, tra Via Ciliegiole e Via Gonfiantini (e chissà in quanti posti è la stessa cosa).
La questione che suscita in noi diversi malumori e polemiche deve invece farsi risalire alle istituzioni, che, in Italia, a qualunque livello, sono più che manchevoli ed inaffidabili, al punto tale che il nostro Paese nel suo insieme rischia di diventare esso stesso una “Terra di Nessuno”.
Tanto per spiegarmi meglio, se per caso un domani i duecentoottanta extracomunitari di cui si parla venissero davvero sistemati nella ormai ex questura (tra l’altro vicinissima a casa mia), quello di cui avrei timore non sarebbero tanto queste persone, quanto la probabilissima incapacità delle istituzioni tutte di governare il fenomeno; allora sì, con conseguenze spiacevoli per tutti, buonisti o non buonisti.
Grazie comunque della risposta.
Un saluto.
Piero.
Chi specula facendo business sulla carne umana merita tutto il disprezzo di questo mondo.
Non c’è niente di più vile che approfittarsi di questa gente per riempirsi le tasche di quattrini. …. E poi la chiamate umanità cristiana!
Vada alla caritas e si renderà conto che molti suoi concittadini si trovano nelle medesime condizioni, ma NESSUNO propone loro un alloggio.
Concordo sul disprezzo di cui deve essere trattato chi specula. Bisogna ricordarsi, però, che non si deve mai generalizzare e quindi, per disprezzare o condannare ci vogliono sicure prove di merito a livello individuale.
Quanto alla caritas, ecc, già lo sapevo.
Avremo senz’altro modo di tornare sull’argomento.
Piero