immigrazione. NUMERI VERI E FALSE POESIE DI NATALE

Clandestini (tutti maschi) arrivati in Italia
Clandestini (tutti maschi) arrivati in Italia

PISTOIA. Chi definisce questa immigrazione un’invasione viene bollato come razzista. Avviene così lo scontro tra chi vorrebbe tutti gli affamati del mondo in Italia e chi non ne vorrebbe neanche l’ombra. Ponti contro muri. Ma i numeri cosa dicono?

Nel biennio 2015-2016 ne sono entrati in Italia 300.414, dei quali 219.301 sono maschi e appena 41.478 le donne. E anche tra i minorenni c’è prevalenza di sesso maschile: dei 14.225 minori censiti nel 2016, il 94,1% sono di sesso maschile.  Per quanto riguarda i minorenni è interessante anche un altro aspetto.

Pare che molti di loro non siano effettivamente under diciotto, bensì maggiorenni. Il 54,3% di loro ha 17 anni e il 27,1% ne ha 16. Sono stranamente tutti molto vicini alla maggiore età, lì lì per arrivarci. L’Unhcr inoltre precisa che in Italia non esiste un metodo certo per scoprire l’età dei clandestini, i quali appunto sono sprovvisti di documenti.

Ci basiamo sull’esame auxologico, ovvero sulla crescita delle ossa, il quale ha però un margine di errore elevato. Così viene fatta una sorta di media tra l’età risultante e l’età che il clandestino afferma d’avere, ed è sempre spostata in favore di quest’ultimo. Dunque se il clandestino si dichiara minorenne, come tale sarà qualificato.

Inoltre dall’inizio dell’anno ad oggi sono arrivati ben 159.496 clandestini, e solo 953 venivano dalla Siria fuggendo quindi dalla guerra. Gli altri, principalmente, provengono da Nigeria, Gambia e Guinea. In questo stesso periodo, solo il 19% delle domande ha trovato accoglimento.

Negli ultimi due anni circa 5.000 clandestini sono poi risultati irreperibili dalle Commissioni. Le mancate espulsioni ammontano, per il biennio 2015-2016, a oltre 33.000 unità. E a tutto ciò vanno aggiunti i “migranti fantasma”: coloro che, dopo non aver ottenuto protezione diplomatica, fanno ricorso e lo perdono. Parliamo del 56% di 99.618 clandestini. Per un totale di circa 96.000 clandestini che viaggiano indisturbati sul suolo italiano.

Il disegno di un presepe "clandestino"
Il disegno di un presepe clandestino

È necessaria una bella faccia tosta per negare l’assurdità che stiamo vivendo e, magari, glorificare l’immigrazione di massa e incontrollata. Ebbene, i docenti della scuola media Oreste Boni di Sorbolo, in provincia di Parma, questa faccia tosta ce l’hanno.

I genitori degli alunni hanno rivelato il testo della poesia che gli studenti dovranno imparare per la recita di Natale. Sei righe che vi consigliamo di leggere.

«C’è un silenzio un po’ speciale nella sera di Natale, tutti sono più contenti, solo un bambino batte i denti. La sua pelle è cioccolato, al freddo non è abituato, vende kleenex e accendini, bussa piano ai finestrini. Lui non sa che cos’è Natale e vedendolo lì solo viene proprio naturale di portarlo a festeggiare. C’è un silenzio un po’ speciale nella sera di Natale, poi d’un tratto si apre il cielo e non c’è più freddo e gelo. Una slitta atterra in strada tra brillanti di rugiada, il bambino è spaventato: chi è quell’uomo che è atterrato? Sono io, Babbo Natale, è speciale questo giorno, ti ho portato un sacco pieno di permessi di soggiorno».

Confidando nel senso critico dei lettori, ci asteniamo da qualsiasi tipo di commento. Poniamo solo una domanda: ma chi diavolo stiamo mantenendo (tra clandestini e professori) con le nostre tasse?

[Lorenzo Zuppini]

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One thought on “immigrazione. NUMERI VERI E FALSE POESIE DI NATALE

  1. A proposito delle nostre tasse, faccio un commento che a taluni “benpensanti” può sembrare tra il polemico ed il qualunquista: ” E se, una buona volta, arrivasse qualcuno che costringe a pagarle anche quelli che le evadono? E, magari, poi, sono quelli che, più degli altri, strillano, pontificano, pretendono di dare lezioni agli altri?” Forse, Lorenzo, che, al di là delle divergenze di pensiero è persona precisa fino al puntiglioso nel documentare le proprie affermazioni, qualche volta potrebbe fare una riflessione su questo argomento.
    Piero

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