PISTOIA. Dice: “Quel che manca oggigiorno, tra le altre cose, è chi sa farci appassionare, immaginare, sognare. Allo sport, alla vita”.
Può essere: ci sono sempre più dottori, sapientoni, ma meno maestri, sapienti. Tutti vogliono insegnare, ma non hanno tempo per imparare. Tutti a parlare, pochi pochissimi ad ascoltare.
Dice: “Non ci sono più gli allenatori/educatori di una volta”. Può essere: in effetti è sempre più difficile rintracciare a giro, per le società di Pistoia e provincia, allenatori/educatori alla stregua di Renzo Corsini, il deus ex machina dell’Avanguardia, o dei compianti Roberto Del Coro, l’uomo dell’atletica leggera, e Brunero Tuci, alias Bruschino, calcio e Giostra dell’Orso quando la giostra era una cosa seria.
Il tempo brucia troppo in fretta sul campo a crescere i virgulti, si ha quasi l’impressione di perderlo a starci e ci si perde in mille rivoli.
Dice: “La società, questa società è peggiorata”. Probabile, ma finché non faremo nulla per migliorarla, cambiarla, non potrà che essere così. È da generazioni che sentiamo questa tiritera, ma è dallo stesso tempo che siamo inerti. E ci appassioniamo all’elezione dell’omino del Colle – anche battendoci virtualmente, sui social network (è meglio quello, no l’altro) invece di immergersi nella lettura di un buon libro.
Anche per sognare bisogna fare qualche piccolo sacrificio.