IN MEMORIA DEL 25 APRILE 2014

Solo questione di forme e misure...?
Solo questione di forme e misure…?

ANCH’IO voglio ricordare l’anniversario della liberazione: ma molto più volentieri lo farei se potessi ricordare il giorno della mia morte come estrema liberazione da questo Stato di Renzi, di Berlusconi e di accozzaglie di altri ameni burocrati messi insieme su questo sacro suolo da cui le aziende fuggono per delocalizzare – come dicevano ieri sera a Matrix – al di là dell’Adriatico.

Sì, bisogna delocalizzare. Bisogna che chi vuole vivere, se ne vada come i migranti che scappano dall’Africa: perché questo stato è un’Africa, sotto altra specie; nonostante tutti gli sproloqui che sono stati pronunciati oggi – ma, rigorosamente, solo prima di aver preso la strada dei banchetti e delle gozzoviglie, almeno finché sarà possibile e che i nostri politici non ci avranno sfilato fino all’ultimo euro di tasca. E lo faranno perché fanno come vogliono anche dinanzi agli occhi dei magistrati che non hanno niente da dire se i governi si susseguono senza elezione e imposti a forza dal presidente della repubblica (tutto rigorosamente con le minuscole).

Voglio ricordare questo anniversario come la morte della librazione. E lo faccio, come al solito, per paradosso, raccontando quel che sta capitando a Cutigliano/Pistoia con la presentazione di una lista che sembra, a quanto mi dicono, che la prefettura non vuole accettare.

Il motivo? Perché i fogli sarebbero in formato A/4 anziché in A/3 come previsto.

Ve la do, cari lettori, con il beneficio di inventario. La colgo a volo e a volo ve la sottopongo. Ma certo se è vera, è bene che tutti scappino da questo paese condannato – da se stesso e poi dal resto del mondo.

La democrazia delle misure, quella che un paio di anni fa, a una signora, impose di riconsegnare la documentazione di successione rifacendo i modelli perché non erano “a colori” come previsto dal modello ministeriale indicato, finirà con l’imporre agli italiani di poter fare le cose solo se hanno il pène omologato dal ministero.

Da un momento a un altro, il governo potrebbe fare un decreto che segue le direttive della famosa barzelletta dell’indiano, del giapponese e del cinese presi dai pirati della Malesia, ma risparmiati perché la somma dei loro tre pèni faceva 28 centimetri come imposto dalla regola dei rapitori.

L’indiano ce lo aveva di 13 e di 13 il giapponese. Caso volle che il cinese potesse asciugarsi il sudore esclamando: «Meno male che l’avevo litto!».

Ma l’Italia dei Padri Costituenti, ditemi…, è questa? Siamo alla frutta o al cm…?

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