“Degrado ambientale, degrado mentale, perdita dei valori, il fuor di testa della gente.
C’è bisogno di cultura ambientale vera per iniziare almeno a fermarsi e non andare oltre in questa scalata verso la distruzione del nostro territorio e poi del nostro mondo intero: dal piccolo problema al grande problema…”.
QUARRATA. Parole forti, le ennesime, quelle lanciate da Daniele Manetti, presidente di Legambiente Quarrata. Questa volta dopo la segnalazione di ben sette discariche in “Gamberaia” nel comune di Quarrata, tutte in poco meno di 300 metri.
Dopo la segnalazione di tanti cittadini di Quarrata, che passeggiano sopra agli argini del torrente Stella e guardano il territorio e anche di alcuni consiglieri comunali, venerdì scorso Daniele Manetti insieme a Marco Antonio Ascani (uno dei tanti volontari di Legambiente Quarrata) sono di nuovo intervenuti per un sopralluogo.
Con taccuino e macchina fotografica hanno raccolto informazioni sui rifiuti abbandonati ai bordi della strada sterrata che costeggia l’argine in sinistra idraulica.
Tanto “sudiciume” accumulato in poco meno di trecento metri proprio accanto ad un vivaio abbandonato.
“Lungo la strada sterrata — spiegano Manetti e Ascani — ci sono, a poca distanza l’una dall’altra, sette discariche che si diramano per il terreno circostante fra sterpi e bassa e alta vegetazione. In queste discariche ci si può trovare di tutto: ci sono materassi, vasche da bagno, tantissima plastica e purtroppo anche manufatti in cemento amianto; nella seconda discarica ci sono materassi, manufatti in legno verniciato e mobili per la casa; nella terza tantissimi manufatti in plastica, bottigliette, contenitori, sacchi neri. Poco più in là si raggiunge il top: qui infatti non manca proprio niente e tra l folta vegetazione troviamo tubi neri per vivai, manufatti in plastica, mobili, televisori, vasi, abbigliamento, prodotti chimici e poi come inquilini delle grosse e lunghe serpi; nella quinta discarica ci sono anche pannelli, legname verniciato e persiane; nella successiva sotto un folto fogliame gettato con ogni probabilità per nascondere gli oggetti ci sono manufatti in plastica, televisori, poltrone, materassi, vasi neri, macchinette per tagliare l’erba, e ruote. Nella ultima discarica abbiamo invece individuato tantissimi vasi, plastica, imballaggi, scatole di cartone e polistirolo”.
“Durante questo percorso, per questi trecento metri – aggiunge Daniele Manetti — ti assale un forte disagio, che cresce ad ogni discarica che incontri e viene da pensare come sia stato possibile creare un simile concentrazione e ammasso di rifiuti. Cittadini davvero incivili hanno contribuito a creare queste montagnole di rifiuti e i pericoli sono molti.
Infatti gente con pochi scrupoli gli può dare fuoco, come è già successo negli anni precedenti, con grosse emissioni di diossina e polveri inquinanti. L’ufficio Ambiente del comune di Quarrata e le forze dell’ordine, in clima di partecipazione e collaborazione, sono stati avvertiti e gli sono state segnalate le sette discariche ed il degrado di quel territorio” .
“La nostra associazione, proprio in questo posto, il giorno 11 Febbraio 2017 — aggiungono i due rappresentanti di Legambiente — bonificò una grossa discarica, ma tutto questo non è bastato, perché moltissime altre se ne sono formate ed in questi trecento metri tanti cittadini incivili hanno portato qualcosa…
Infatti ad un solo sbocco di questa strada era stata messa una catena; l’altro è rimasto sempre libero e così i cittadini incivili sono passati lo stesso con camion e auto e lungo la strada hanno scaricato di tutto.
Abbiamo già fatto diverse segnalazioni ed è arrivato il momento di mettere delle telecamere lungo la strada sterrata per salvaguardare la salute e la sicurezza dei cittadini della piana e fare velocemente un intervento di bonifica”.
“Ogni discarica abusiva è un piccolo cancro che cresce subdolo e ci raggiunge anche nelle nostre limpide case, nei nostri giardini curati, negli orti che chiamiamo biologici, nell’acqua che beviamo e persino nell’aria fresca del mattino che respiriamo ogni giorno.
Avvelena il nostro terreno, filtra nelle falde acquifere, avvelena le nostre terre, spargendosi a macchia d’olio, infestando anche tutto ciò che ci circonda. È arrivato veramente il momento di bonificare questi sporchi trecento metri”
Legambiente Quarrata, come sempre, con i suoi volontari, si mette a disposizione per bonificare queste discariche, chiaramente, vista l’entità dell’opera, è un lavoro da fare con l’aiuto di altre associazioni , di cittadini volenterosi e degli operai e tecnici del Comune di Quarrata e di ALIA .
Andrea Balli