FIRENZE. Questa mattina i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, insieme ai deputati Carlo Sibilia e Cittadino Carlo Martelli e i consiglieri comunali M5s senesi, hanno tenuto presso la Sala Affreschi del Consiglio regionale la conferenza stampa di presentazione della Commissione inchiesta su Fondazione Monte dei Paschi, Banca Monte dei Paschi e intrecci tra queste e Regione Toscana.
A poco più di un mese di distanza dall’insediamento a Palazzo Panciatichi i consiglieri regionali pentastellati grazie all’articolo 61 che consente di istituire le Commissioni speciali senza passare dall’Aula ma con il voto di un quinto dei consiglieri regionali hanno ottenuto come del resto avevano promesso in campagna elettorale l’istituzione della commissione di inchiesta.
Giacomo Giannarelli ha chiarito “lo avevamo annunciato in campagna elettorale e lo abbiamo realizzato, ringrazio Luigi Di Maio per l’intuizione di ascoltare i territori sul tema. Oggi per la prima volta il Consiglio regionale toscano indagherà sul disastro Monte dei Paschi di Siena e gli intrecci, spesso ancora esistenti, tra questo gruppo finanziario e Regione Toscana. Intrecci che, lo ricordiamo, sono ancora oggi a danno della cittadinanza se si calcola che Regione Toscana è socio fondatore di Fondazione Monte dei Paschi di Siena e sceglie il gruppo Mps come partner per partecipate e fondazioni sistematicamente in perdita – Fidi Toscana, Interporto Toscano, Fondazione Toscana Life Sciences, Firenze Parcheggi e persino Fondazione Sistema Toscana – ripianando ogni anno questi buchi con i soldi dei cittadini, come ricordava da ultima la Corte dei Conti”.
Carlo Sibilia ha aggiunto: “Questa Commissione d’Inchiesta è un segnale di giustizia per i tantissimi cittadini, piccoli azionisti e dipendenti del gruppo Mps che hanno subito il danno maggiore dal crollo della Banca. Questa commissione è di fatto un’indagine sul Pd e sul modo in cui questo partito è riuscito a distruggere un patrimonio italiano. Per questo chiederei ai consiglieri del Partito Democratico di astenersi da questa commissione, per trasparenza, essendo parte in causa. Da due anni giace infatti una richiesta analoga in Senato, dove finora l’ostruzionismo del Partito Democratico ha evitato l’avvio dell’inchiesta.
“Qui i nostri consiglieri regionali sono riusciti ad ottenere questa approvazione senza passare dal voto consiliare e questo grazie alla loro abilità nello sfruttare un articolo del regolamento. A loro il nostro plauso e ci auguriamo che riescano ad assicurarsi la massima garanzia sulla Commissione, ovvero la Presidenza. Per parte nostra forniremo tutta la documentazione acquisita e faremo finalmente luce sulle responsabilità politiche dietro al disastro”.
Carlo Martelli: “La Banca Monte dei Paschi di Siena, in qualsiasi paese del mondo, sarebbe stata già commissariata. Nell’ultima assemblea il dimissionario Ad Profumo ammise candidamente di avere 28 miliardi “incagliati”, cioè crediti difficili da esigere. In parallelo è ormai fatto noto che nel bilancio della banca sono mascherati indebitamente dei derivati, quindi il bilancio è comprovatamente falso. Fatto che da solo meriterebbe il Commissariamento come scattato per altre banche minori italiane. Perché Monte dei Paschi di Siena gode di questo privilegio. Questa commissione avrà il compito di andare oltre quanto è già emerso ed emergerà nelle inchieste della magistratura e dare una risposta a questa domanda.”
Mauro Aurigi, consigliere comunale Movimento Siena 5 Stelle ha concluso amaramente: “Il Monte dei Paschi di Siena era un vanto per la città. Paghiamo l’errore originario della privatizzazione, nel 1995. In vent’anni sono riusciti a dilapidare un patrimonio di 40 miliardi e i 5,5 rimanenti oggi sono perlopiù nelle mani di stranieri. Forse i senesi, che poco hanno lottato contro questo scempio, se lo meritano”.