PRATO-QUARRATA. Sarà presentato ufficialmente stasera giovedì 12 giugno (ore 22, ingresso gratuito) presso “Officina Giovani” nell’ambito della rassegna “Allacciate le cinture” a Prato per la prima volta in assoluto dopo essere uscito in tutti i negozi di dischi e anche online “In the Gorgi show”, il primo disco del gruppo musicale “Mitici Gorgi“, seconda produzione Milleseidischi.
Distribuito da Audioglobe e promosso da A Buzz Supreme questo nuovo lavoro discografico era stato appena terminato nel febbraio 2014 quando è giunta inaspettata la notizia della morte del quarratino Tomaso Azara, che aveva fatto parte del gruppo ai suoi inizi quando il gruppo partecipò al “Rock contest di Controradio nel 2007 conquistandone la finale e successivamente all’Italia Wave e ad altri contest. È per questo motivo che “In the Gorgi show”, realizzato completamente sotto la guida attenta di Francesco “Veleno” Baldi presso di studi della Milleseidischi a Legri (Calenzano) è stato dedicato alla sua memoria.
“Tomaso Azara – spiegano all’unisono i membri dei Mitici Gorgi – è stato un membro della prima formazione oltre che un caro amico. Con lui siamo maturati, ci siamo divertiti e da lui abbiamo imparato molte cose che sono rimaste nel nostro modo di produrre e non solo. Era una persona speciale che amava la vita e la musica come nessun altro e sapeva trasmettertelo in ogni istante. Ci ha dato tantissimo e altrettanto ci manca. Oggi Tomaso non c’è più ma rimarrà sempre con noi, forse, il più Mitico Gorgi di tutti”.
Per Chiara Fantozzi ( Voce, micro Korg, Wurlitzer, Flauto, Ottavino, Kazoo), Federica Camiciola (Voce, Chitarra elettrica, MPC, Ableton), Piero Cappellini (Voce, Chitarra elettrica, Sampler, Wurlitzer) e Francesco Fanciullacci (Voce, Basso, Chitarra acustica, Sound Machine, Rullante, Percussioni) il disco rappresenta un vero e proprio approdo nel mondo professionistico e rappresenta un tangibile punto di partenza.
Principi cardine del processo creativo sono la sperimentazione e l’immedesimazione ma anche una ricercata-innata stravaganza scenica. Amano definire per semplificazione la propria musica come “Elektro-punk-sinfonico” dove molteplici “sfumature mistico-demenziali del proprio pensiero” sono articolate in musica. Una musica da loro stessi definita come Mistica, Mitica e Magnetica. In ogni loro spettacolo veicolano l’intento narrativo del cantato come in un vortice anche attraverso sketch, travestimenti, balletti e spirito punk. Il risultato è uno show dal forte impatto comunicativo
“In the Gorgi show – spiegano i componenti della band – è uno spettacolo musicale simile a un circo, dove personaggi paradossali e storie impossibili si alternano sulla scena. Il direttore artistico è il Mitico Gorgi, ma chiunque può assistere allo spettacolo e soprattutto farne parte. Il requisito fondamentale è riuscire a raccontare una storia nel modo più arbitrario possibile: una qualsiasi storia che nel suo insieme generi un’atmosfera precisa, attraverso un procedimento guidato dalla sperimentazione. Musicalmente In the Gorgi show segue una struttura in cui il sistema di riferimento è un vortice confusionario e delirante.
Il suo scopo è quello di fornire contenimento ad una vastità di immagini e suoni tali da confondere le idee: esercizi di stile (Il Dadarock), mucche da mungere (Mungila), eroi sfigati (Zenzero), scenari apocalittici (Go Gorgi), persecuzioni e risoluzioni (La Cantina e Piazza Cretina) il tutto avvolto dall’alone mistico di Gorgi. Ogni pezzo si pone a servizio della storia sfruttando sonorità elettroniche e atteggiamento punk, per creare una sinfonia di suoni alla quale bisogna tendere l’orecchio per poter vedere i numerosi scenari che il disco passa in rassegna (Elettro-Punk-Sinfonico, E.P.S.)”.
Il percorso della band ha avuto un inizio “psicotico” tutto al femminile nell’estate del 2005 per poi integrarsi in fase di ideazione ed esecuzione con gli elementi “maschili”. Nel settembre 2007 il gruppo decide di mettersi in gioco quasi per scherzo e spediscono un demo improvvisato alla redazione del Rock Contest. Dopo qualche settimana arriva la notizia inaspettata della necessità di organizzare uno spettacolo live per la competizione tra band emergenti.
Dopo solamente due prove con il nuovo adepto Piero Cappellini (polistrumentista romantico ex Enklave Elektronica e attuale tastierista dei Farewell to Hearth and Home), i Mitici Gorgi salgono per la prima volta su un palco conquistando la finale del contest, durante la quale si aggiungono al gruppo Serena Marcucci con il suo c- dj e Tomaso Azara al basso. Le situazioni e le circostanze fanno crescere la collaborazione tra i membri del gruppo nonostante la distanza che li separa (si procede con lunghi viaggi tra Roma e Firenze, telefonate su skype e prove via web), fino alla realizzazione de “Il Demone” (2010): una grossa demo di 18 pezzi registrata e missata tra le case romane delle due autrici e l’appartamento toscano di Piero Cappellini.
Nel 2009 il gruppo cambia formazione e ai Mitici Gorgi si aggiunge Francesco Fanciullacci al basso (ex Camera Migliore), già chitarrista dei Granprogetto e successivamente batterista dei Farewell to Hearth and Home.
Insieme prende forma l’idea di fondare una propria etichetta nata dalla collaborazione artistica tra più musicisti appartenenti a tre diversi progetti musicali: la Millessei dischi. La nuova etichetta rappresenta la possibilità per i Mitici Gorgi di realizzare un progetto musicale che non imponga limiti alla creatività artistica del gruppo, affinché ogni membro si possa sentire libero di fare ciò che crede attraverso la sperimentazione. In the Gorgi show è il primo grande segno dell’esistenza di Gorgi, Deus ex Machina dello spettacolo e ispiratore di mondi fantastici nei quali potersi ritrovare.
Da sottolineare infine l’interessante progetto grafico del disco che è anch’esso a servizio dell’atmosfera confusa e delirante del contenuto musicale: realizzato dalla Mamuri disegni (già autori del progetto grafico de “La Cena del Bestione” dei Granprogetto, prima uscita della Millessei Dischi), i contrasti cromatici e di tratto, la spontaneità del gesto beffardo, la commistione di font e misure, l’idea di capovolgere i criteri di giudizio espressi da filtri rovesciati, l’immagine nell’immagine dei protagonisti al negativo all’interno, rimarcano la volontà di liberare lo spettatore da chiavi di lettura prestabilite e di coinvolgerlo nel vortice multicolore dello show di Gorgi.
Alla realizzazione del disco hanno collaborato anche Davide Miano: batteria su “Waiting songa” e “I canditi” e Marco Balducci: cori su “Zenzero” e “Venerdì film”.
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