I “puntini sulla i” del sindaco Alessandro Tomasi in risposta alle polemiche di questi giorni
PISTOIA. È stata spacchettata venerdì dal sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi insieme ai bambini della quarta e quinta elementare della scuola primaria Gianni Rodari la nuovissima panchina rossa contro la violenza sulle donne donata dalla azienda Nove Alpi alla comunità di Candeglia. La cerimonia si è svolta all’interno del parco intitolato a Pietro (Piero) Gherardini.
Erano presenti assieme a Filippo Fontana rappresentante dell’associazione Ridere per ricominciare Pistoia che gestisce il parco anche i volontari della Misericordia di Candeglia, don Maurizio Andreini e il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi.
È stata anche l’occasione per mettere i puntini sulle i e rispondere alla polemica di questi giorni lanciata nei giorni scorsi daI Comitato Direttivo della Sezione Anpi “Pietro Gherardini” di Pistoia.
Il tutto sarebbe nato dal degrado in cui versa l’attuale targa e da una generica nuova intitolazione apparsa in una locandina appesa al cancello del parco e in un cartello in legno posto all’interno.
“L’intitolazione del giardino a Gherardini —ha rassicurato il primo cittadino — rimarrà in eterno. La nuova targa in sostituzione di quella deteriorata, doveva già essere pronta questa settimana ma, non è arrivata la chiamata per andare a ritirarla. Purtroppo qualcuno ha fatto girare delle voci che il parco in qualche maniera fosse stato intitolato per via della struttura in legno con la dicitura Parco Candeglia, tra l’altro fatta da un sostenitore di sinistra come anche tutti i volontari lo sono ma, per il bene comune, non esiste colore”-.
“Visto il protrarsi della polemica, pur sapendo che era mia intenzione e dei volontari del parco a fare rifare la targa — aggiunge Alessandro Tomasi —ho parlato con i familiari del defunto Gherardini, persone veramente squisite, con l’Anpi ho avuto dei contatti, con i residenti ho spiegato davanti a tutti la vera intenzione e come sarà per il futuro e, a loro vanno miei complimenti per avere capito la reale situazione e buona volontà”.
“Il parco — conclude il sindaco — non è mio ma, di tutta la comunità e, chi si prende cura, non lo fa certo per sè ma, bensì per i bambini e adulti che frequentano quel posto. Mi auguro che l’esempio del parco, venga copiato da altri cittadini di Pistoia”.
Andrea Balli