INCENDIO AL MACELLO OCCUPATO. «EVITIAMO LA SOLITA DISINFORMAZIONE»

Macello Occupato, Via dell'Annona
Macello Occupato. Via dell’Annona

PISTOIA. Riceviamo una nota dal Csoa, centro sociale occupato autogestito, Macello, in replica evidentemente ad un articolo de Il Tirreno in cui velatamente Tiziana Gori, usando la parola “forse”, collegava l’incendio alla presenza dei giovani del collettivo e allo svolgimento di una serata musicale:

L’incendio di una sola stanza d’ufficio in un intero stabile abbandonato da anni non avrebbe destato nessun interesse da parte della stampa se non fosse che nello stesso sito è collocato un altro stabile, questo, però, recuperato all’abbandono e al degrado a cui era stato desinato in attesa di una probabile speculazione edilizia. Recuperato, reso agibile e usufruito da decine e decine di giovani e meno giovani pistoiesi che lo hanno appunto trasformato in una struttura vivibile.

Stiamo parlando dell’incendio che sabato notte (tra il 16 e il 17 gennaio – n.d.r.) ha coinvolto gli uffici abbandonati da alcuni anni in Via dell’Annona. Incendio che è stato circoscritto ad una sola stanza proprio grazie al pronto intervento dei giovani del Csoa Macello che hanno visto del fumo nero uscire dalle finestre del vicino stabile e prontamente hanno chiamato i vigili del fuoco. Non vi fosse stata la presenza di questi “occupanti” l’incendio si sarebbe con ogni probabilità propagato a tutto l’edificio abbandonato.

L’interesse della stampa è dovuto alla loro esigenza di focalizzare l’attenzione sulla presenza del centro sociale, se non addirittura di incolparlo. Ripetiamo: è stata la presenza dei giovani “antagonisti” a far sì che l’incendio non abbia provocato danni assai più seri. Piuttosto, sarebbe opportuno evidenziare le cause dell’incendio.

Come abbiamo potuto leggere dai giornali, le ricostruzioni dei vigili del fuoco fanno pensare ad un braciere lasciato incautamente acceso oppure ad una cicca caduta sul divano. Questo significa che gli uffici abbandonati dell’Annona, come del resto tanti altri stabili abbandonati in città, sono, in questi giorni di freddo intenso, rifugio per decine di senzatetto; non è un caso che proprio negli stessi uffici in cui è divampato l’incendio siano già stati rinvenuti in passato “dormitori” improvvisati. Tutti abbiamo alla mente, ma ci si guarda bene dal parlarne, la situazione di decine (o centinaia) di senzatetto, di sfrattati, che devono affrontare le rigide temperature dell’inverno, e non sempre l’auto rappresenta un valido aiuto.

Ribadiamo che l’ex Macello, che è situato nella stessa area degli uffici dell’Annona, è una struttura però distaccata e completamente indipendente da questi ultimi coinvolti nell’incendio. Cogliere l’occasione al balzo con l’intento di portare, o sperare di poterlo fare, i cittadini “onesti” contro gli “antagonisti cattivi” che occupano, che si pongono fuori dalla legalità e impediscono operazioni speculative, ci pare quantomeno squallido.

Il Csoa Macello è vivo e vegeto, pronto a difendere e consolidare tutto ciò che di buono è stato costruito in questi mesi. Sabato 23 gennaio continueremo con le nostre numerose iniziative di carattere culturale con la presentazione del libro “Satirik – Viaggio di un disastronauta”, in una serata benefit per gli alluvionati di Carrara. Altra questione di cui ci siamo dimenticati troppo in fretta.

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