PITEGLIO-SAN MARCELLO. Nella serata di lunedì, 19 giugno, Arpat è stata allertata dai vigili del fuoco di Pistoia a seguito di una segnalazione di formazione di fumo nello stabilimento della Sistemi biologici di Piteglio.
Si tratta di una ditta che trattava rifiuti per la produzione di compost, recentemente fallita, con le celle di produzione stipate con circa 5.000 tonnellate di rifiuti e compost.
Dalle prime verifiche fatte sul posto il fumo si sprigionava da una cella che, secondo l’inventario fatto prima del fallimento, conteneva compost.
Nel corso della scorsa notte I vigili del fuoco hanno estratto, con le pale meccaniche, il materiale dall’interno della cella, per poterne verificare le temperature e lo stato delle porzioni più interne ai cumuli.
L’intervento è stato reso più difficile dalla necessità di limitare al massimo l’utilizzo dell’acqua perché le vasche di raccolta di cui lo stabilimento è dotato sono piene e quindi le eventuali acque di dilavamento del materiale avrebbero presto raggiunto il fiume Lima.
In una metà del materiale della cella risultava in corso un processo di surriscaldamento con un principio di autocombustione. Il materiale bagnato è stato ricollocato all’interno dello stabilimento. Personale di Arpat è sul posto per verificare l’evoluzione della situazione.
Principi di surriscaldamento sono ancora presenti sia nel cumulo esterno allo stabilimento che era rimasto dall’incendio analogo, di un’altra cella, avvenuto il 12-13 maggio, sia in alcune delle celle adiacenti dello stabilimento.
Al momento non si ravvisano rischi per la popolazione o per l’ambiente circostante lo stabilimento. Tuttavia è urgente provvedere all’immediato svuotamento delle vasche di contenimento delle acque di processo e dei piazzali, per consentire interventi di contenimento del pericolo di ulteriori sviluppi di incendi.
[arpat]