MONTALE-PIANA. I legali delle parti civili Avvocato Pamela Bonaiuti e Federico D’Angelo non hanno ancora avuto modo di consultare con accuratezza il dispositivo della sentenza della suprema Corte di Cassazione, ma confermano con entusiamo l’esito del ricorso inutilmente intentato dagli Avvocati Turco e Niccolai: la sentenza pone un esito tombale sulla effettiva responsabilità dello sforamento delle diossine dell’anno 2007 che – lo ricordiamo ai lettori ingannati dai sindaci – non è stato riferibile alla qualità dei carboni attivi come ha chiaramente ammesso Arpat, lo scorso 6 aprile per voce del responsabile di agenzia di Pistoia il Dott. Andrea Poggi.
La Suprema Corte ha riconfermato le tesi di diritto dei legali delle parti civili, senza apporre alcuna modificazione alla ratio della sentenza.
Grande la soddisfazione dei cittadini che hanno già incassato il risarcimento di 1.000 euro per il danno riconosciuto dal Tribunale di prime cure e che adesso, sono definitivamente sollevati da qualunque rischio di restituzione delle somme percepite.
Paola Gelli – presidente del Comitato antinceneritorista – informa per telefono che era certa dell’esito dell’appello e ora resta in fiduciosa attesa di un ulteriore rinvio a giudizio per il successivo troncone di indagine aperto da oltre un anno presso la Procura di Pistoia e di Prato.
La sentenza di Cassazione prevede come prassi il pagamento delle spese processuali a carico della parte soccombente, cioè la nuova Alia (ex Cis spa, ovvero di cittadini di Ato) con un ulteriore esborso di risorse a carico della comunità dei residenti.
La comunità di Agliana, Quarrata e Montale è già stata chiamata a pagare oltre 63.000 euro per la temeraria polemica sulla responsabilità dell’incidente strumentalmente posta a carico della soc. Gale di Milano, confermata in consiglio comunale dalle risposte del sindaco a delle interrogazioni dedicate.
I consiglieri di opposizione Benesperi e Baroncelli, annunciano delle interrogazioni che investiranno l’amministrazione aglianese sulla scellerata conduzione dell’intera vicenda, dimostratamente temeraria con delle evidenze di criticità molto chiare anche sulla gestione della lite nelle aule di Giustizia.
[Alessandro Romiti]